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venerdì 16 giugno 2023

 106esima tappa

Zmeinogorsk-Karlovo km 102, temp 12°C. Cielo con qualche velature, brezza leggera da Nord. 

Oggi giornata piena di accadimenti, ma al tempo. 

Con il passaggio in Russia si è persa un'altra ora, qui siamo a +5 dall'Italia. 

Partenza alle 7,30 che sono le 6,30 di ieri. La strada è quasi tutta per me, pochissimo traffico,  sale e scende dolcemente e senza vento è un piacere pedalare, fuori dal paese per diversi chilometri non ci sono più case o altri insediamenti,  solo prati e campi coltivati. 


Pedalo in scioltezza,  non voglio forzare, al 30esimo km un piccolo paese, in un market compro acqua e un po' di biscotti,  la colazione l'avevo già fatta in ostello con te e biscotti. 

È bene comunque avere qualche scorta,  con queste distanze non si sa mai.

Esco dal paese e faccio ancora qualche km e vedo un ragazzo che cammina sul bordo, ma fa anche l'autostop,  porta uno zaino e una custodia per chitarra e ha una grossa bandiera. 

Quando passo accanto fa il dito pure a me, io gli faccio segno di salire sulla canna e così mi fermo e siamo subito amici. Che dico, fratelli di strada. 

Lui sta percorrendo il bordo inferiore della Russia e vuole arrivare a Vladivostok per metà agosto, è un cantautore e si paga il viaggio cantando e suonando nei paesi che incontra. 

Una persona simpatica e affabile, mi chiede di me ed è stupito che abbia già fatto tanta strada,  forse ci incontreremo ancora. 


Dopo altri 20 km, alla periferia di Kuria vedo un cartello che indica Museo di Kalashnikov 3 km. Ora che sono qua devo vederlo sicuramente,  era citato anche nel libro di Saviano "Gomorra ".

Arrivato a Kuria, nella piazza ritrovo il cantante che suona e canta con attorniato da un capannello di gente tra cui due giovani ragazze.
Poi senza interrompere "Luigi, Luigi". Ovviamente mi fermo e vado anch'io a sentire e filmare. 

Nel frattempo io sono pure oggetto di curiosità degli astanti che cominciano a farmi domande e chiedere selfie.

Vengo messo in mezzo e cerco di seguire l'armonia, abbracci e strette di mano come se non ci vedessimo da mesi. 

Poi un veterano dell'esercito vuole che insieme cantiamo Bella Ciao. Mi presto alla scenetta e ognuno nella propria lingua canta la canzone.  Applausi e foto di gruppo. 

Un uomo che stava ascoltando si avvicina e mi regala un salame dicendo che molto buono perché russo, effettivamente ne mangio metà a cena e confermo. 

A questo punto chiedo dov'è il museo, il veterano si offre subito di accompagnarmi. 

Un gran bel edificio in legno stile vecchia Russia, situato sulla piazza proprio di fronte alla chiesa ortodossa. 

Entriamo e mi presenta come italiano e turista. Le 4 donne del museo sono felicissime di mostrarmi tutto e di più,  il biglietto costa 50 rubli, equivalente a 50 centesimi, oggi qui lo cambiano a 100.
Il pavimento è di abete bianco e bisogna indossare dei soprascarpe per non rovinarlo.

Oltre alla vita di Kalashnikov,  sono esposte le cose personali,  le onorificenze,  i regali, la laurea honoris causa con tanto di toga e tocco.

Tantissimi modelli del fucile automatico,  e in una sala si può imbracciarne uno e mettersi in posa di tiro. È ricostruito anche lo studio privato nel quale campeggia un'enorme pelle d'orso.














Mangio qualcosa nel giardino pubblico e riparto. 

Un tratto di strada di 5 km è sterrato per lavori di ammodernamento,  faticosi per il toulon ondulé e per la polvere dei veicoli.  

Mentre fatico un'auto mi passa e una voce grida "Luigi" è ancora lui che mi sorpassa con un altro passaggio. 

Proseguo ancora, ormai mancano solo 15 km a Karlovo, ancora un saluto da un'altra auto, sempre lui. 

Ma subito dopo dal finestrino di un'altra auto si sporge una ragazza e grida "Luigi are you?" OK, non può essere il cantautore,  mi fermo e scendono due giovani persone: Svetlana e Max, si presentano,  vengono da San Pietroburgo e sono in vacanza in auto in questi posti, molto lontano ( mistero ) hanno sentito parlare di me a Kuria dalla figlia che era in piazza e sono felicissimi di potermi conoscere.

Svetlana è una musicista vocalista ed insegna e Max suona il sax. È subito intesa quando dico che mia figlia Laura è violinista e insegna. 

Ci scambiamo I numeri di telefono e da Svetlana traspira un entusiasmo palpable e sincero. Mi scriverà poi con w.a. "Luigi tu ispiri le persone, ti auguro tutto il bene".

Finalmente arrivo a Karlovo dove dovrebbe esserci una gostilna,  non c'è.  C'è però un ottimo posto in riva al fiume per campeggiare.  



Questa notte sarà in tenda, ma in un posto da favola,  più tardi 3 russi pianteranno la loro tenda non troppo distante da me.

Ciao, alla prossima

3 commenti:

  1. 🫶🏻 bellissima tappa e bellissimo racconto! Condivido in pieno il messaggio di Svetlana!

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  2. il prato con il laghetto invoglia proprio a campeggiare. A zanzare come siamo messi???

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  3. Gianni, il posto è veramente bello per il campeggio, ma zanzare in quantità, sto usando repellente di ogni tipo, ma la battaglia è dura. Devo dire che meglio le zanzare che le mosche e i tafani di gioco che ti colpiscono quando è più difficile difenderti.

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