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domenica 5 marzo 2023

Quinta tappa

San Giorgio di Nogaro-Ajdovscina 63km



Oggi mi aspettava una tappa breve, è domenica e lavoro a mezzo servizio, ma si è rilevata più ostica del previsto. 

Sveglia alle 6,30, toeletta e rito di preparazione bagagli 7,30 colazione. 

Devo ammettere che non ho dormito molto, un po' per la ricca cena della sera prima, per qualche bicchiere in più di refosco dal peduncolo rosso, accompagnato con un piatto di linguine al San Daniele e secondo di calamari fritti, cucinati alla meglio non si può. Un po' per il rumore che proveniva dalla camera a fianco in cui presumibilmente la coppia stava facendo all'amore  con foga oltre misura.  Beata gioventù! Vi ometto i particolari perché il blog è adatto ai bambini. 

Sono partito alle 8,30, dopo una buona colazione, per inciso, il gestore di Alla Fortuna dove ho dormito,  si è dimostrato gentilissimo e pieno di attenzioni. Nel cortile ho riempito la borraccia con l'acqua che sgorgava da un pozzo artesiano,  fresca, buona e gratis.  Ancora sulla SS 14 fino a Cervignano del F. poi strada provinciale 351 goriziana fino a Gradisca d'Isonzo e da qui SP 8 fino a Savogna d.I.



In queste foto sembra ci sia nebbia. Poi il telefono mi ha scritto "se pulisci l'obiettivo vegono meglio" mi sono sentito un verme, essere ripreso a ragione da una macchina"


La SP 8 lambisce il Carso e numerosi sono i luoghi della memoria. Questo tratto l'ho pedalato con lentezza pensando ai soldati morti della 3°Armata,  è poco distante dal Sacrario di Redipuglia visitato qualche anno fa. Il Carso, una montagna di roccia carsica (appunto), nella quale gli italiani non riuscivano a scavare trincee ed era indifendibile perché in difetto orografico. Molto è stato scritto su quei terribili momenti, molto andrebbe ancora letto e riletto. Una terra irrigata con sangue giovane e sano. Ripenso alle poesie di Ungaretti, a Doberdo' a San Michele, al freddo e alla neve, alla pancia vuota e ai mortai che fischiavano una ritmica tetra. Per spostare un confine, quante nefandezze inutili! Ora il confine è segnato da un cartello, nessun presidio, le persone al pari degli ucelli del cielo e delle nuvole lo attraversano senza accorgersene. Viva l'Europa!

Le pendici del Carso in questa stagione sono tappezzate con bucaneve e crochi, essi non hanno paura del freddo e sembrano voler omaggiare quelli che stanno sotto terra.







Beh dal confine alla termine della tappa solo 30km, sono le 10, tra di me penso arrivo prima delle 12, ma… lo spazio per chi va in bicicletta non andrebbe misurato in km ma in condizioni.



Subito la 🇸🇮 Slovenia si mostra con faccia severa. Un freddo vento teso da Est che non molla mai, inoltre cominciano le prime salite, poca roba in confronto a quello che mi aspetta +250 m indica il navigatore, ma vi assicuro che sono stati 30 maledettissimi km, sono arrivato a destinazione alle 12,45 con una media di poco superiore ai 10km/h.



Qui ho prenotato una camera che è per me il massimo. Un bungalow in legno con vista sul bosco, cucina e bagno privato. Il tutto 50€, che bello! Doccia bollente e tè bollente. La bici la posso tenere in casa e non ci sono gradini.





Ciao alla prossima 

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...