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mercoledì 7 giugno 2023

 97esima tappa

Campeggio libero nei pressi di Zimovio-Ridder 65 Km, temp. 28°C. Cielo sereno, vento assente. 

Ieri sera mentre preparavo la cena è arrivato un cane che ho ho scoperto del padrone della fattoria.  

Un bastardo di mezza taglia in cerca di coccole. Dopo i primi grattini dietro la testa si è subito accorto che avevo messo una tavoletta di cioccolato nel ruscello perché durante il pomeriggio si era completamente sciolta e l'ha fatta sua (colpa mia), va beh! 


Ma per tutta la sera è stato troppo appiccicoso, non riuscivo a tenerlo lontano neanche sgridandolo ad alta voce, per me capisce solo il russo. Si continuava a strusciare sporcandomi i pantaloni appena fatti lavare e se mi sedevo attorno al fuoco voleva salirmi in braccio.  

Ho acceso il fuoco presto, ancora con il chiaro per fare un po' di fumo e tenere lontane le zanzare che sono arrivate in quantità. Per proteggermi ho usato uno spray da mettere sui vestiti e devo dire che funziona,  per il viso, collo e mani uno stick del tipo Jungle, nonostante tutto ne ho schiacciate parecchie.

Poi quando mi sono rifugiato in tenda, prima ha cercato di entrare, poi però si è accucciato ed è stato di "guardia" tutta notte, a mezzanotte c'è stato anche un abbaiare con altri cani. 

Questa mattina mi sono alzato alle 4,30 , qui alle 3,30 comincia a far chiaro, il fuso orario del Kazakistan è 4 ore in anticipo sull'Italia,  ma di fatto essendo tutto ad est  penso che col sole sono almeno un'ora avanti.

Il cane era ancora lì, gli ho dovuto dare il pane avanzato e un biscotto. 




Per arrivare a Ridder mancavano solo 65 Km, l'asfalto è discreto con qualche gobba e buca, ma nel complesso accettabile. 

La strada è però un continuo saliscendi, quasi sempre dritta con poche curve. 

È la filosofia di qui nel tracciare le strade. Su e giù dagli ostacoli, niente giri in torno. 

Per le discese ci sono i freni,  ma per le salite litri di sudore, pendenze molto forti, per fortuna per brevi tratti. 

Alle 11,30 il caldo è insopportabile,  oltre 34° mi fermo ad un market per prendere qualcosa da mangiare e bere, mancano 17 km a Ridder. 

Qui il telefono prende così posso inviare la tappa di ieri, telefono anche a casa perché ieri ho mandato solo un sms con il satellitare. 

Arrivo a Ridder alle 14,30 e al secondo tentativo trovo un albergo (Kazakistan) che ha una camera libera. Prenoto per 3gg poi si vedrà. 

Ridder ha un nome tedesco perché è  stata fondata dal sig.Ridder, un tedesco che ha scoperto questa zona mineraria, tuttora attiva. ( rame, stagno, piombo, argento, oro, berillio)

Ancora alcuni tedeschi vivono qui e il tedesco è più conosciuto dell'inglese. 

Sulle montagne attorno ci sono ancora strisce di neve, mi fa pensare che se ora siamo a 34° esistono solo 2 stagioni. 



Domani forse farò un escursione in montagna o nei bellissimi boschi. 

Ciao alla prossima

96esima tappa
del 6 giugno

Oskemen-Campeggio libero nei pressi di Zimovio. 70 km.  Temp. 25° C. Cielo sereno  vento assente. 

Oggi riprendo a pedalare,  dopo la giornata di ieri di assoluto riposo voglio uscire da questa città che offre ben poco. 

L'idea è di andare in direzione di Ridder e fermarsi a fare campeggio lungo la strada in montagna. 

La colazione offerta dalla gostilna è minimale, un omelette due minuscoli panini , una tazza di tè, se vuoi ricotta di pecora salata, io passo. 

Alle 7,30 parto, imbocco la circonvallazione che porta fuori città.  Un' auto si accosta e mi fa segno di fermarmi,  penso di star perdendo qualche pezzo.

Invece sono i soliti interessati a conoscere il ciclista. 
Due simpatici signori con buone maniere,  mi rivolgono le consuete domande: "Da dove vieni? " " Dall'Italia " ohooo... "Dove vai?" "In Giappone"  "ohoo.." "Dove dormi?" "In tenda"
E qui oltre allo stupore compare ammirazione.
Per finire " Quanti anni hai? " "64" "ohoo..." ormai le so a memoria,  e pure l'ordine è circa lo stesso. Ma oggi, non avendo fretta mi ha fatto piacere. Si finisce con un selfie o con una stretta di mano. 


Riprendo il percorso,  per i primi 50 km è  lo stesso verso la frontiera di Shemonaykha, per cui non sono chilometri sprecati, poi vi è un bivio, a destra si va per Ridder a sinistra per Shemonaykha. 



Il paesaggio qui è molto verde, la strada un saliscendi bordato da pioppi e betulle molto alte. 

È  la stagione in cui i pioppi rilasciano i pampini e sembra che nevichi leggero. Sui bordi strisce gialle di colza in fiore.






Alle dodici mi fermo per uno spuntino in una baracca lungo la strada, dentro tre donne che stanno cucinando i ciarzacci. Sono frittellone di pasta con dentro cipolle stufate e carne macinata di bovino. 

Ne prendo 2, con un tè caldo.



Poi riprendo la strada, oggi è molto caldo 35°C,  ma dopo 3km mi accorgo di aver dimenticato il camelbag,  così ritorno dalle tre donne che se la ridono.
Dasvidania, speriamo per l'ultima volta, però i ciarzacci erano buoni.

Cerco un posto buono per campeggiare anche se è ancora presto e dopo 3 tentativi ne trovo uno discreto vicino al torrente così mi potrò lavare.










Però non c'è campo dati, per cui posterò solo domani. 

Ciao alla prossima.

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...