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martedì 11 aprile 2023

40esima tappa

 Batumi-Chokhatauri Km 83, temp. 13°C. Cielo coperto, vento assente.

Batumi uscita 

Come mi piace la Georgia! Oggi per evitare le montagne ho cercato un percorso che le potesse aggirare, così è stato, ho percorso ancora una ventina di chilometri lungo il Mar Nero, per poi addendrarmi scegliendo una strada secondaria.  Ho puntato verso Tbilisi, su un percorso alternativo, questa scelta si è dimostrata ottima, infatti dopo i primi chilometri ho subito capito che era la strada giusta. Niente traffico, paesaggio molto gradevole, per certi aspetti assomiglia alla Svizzera, tantissimi bovini al pascolo, addirittura sul bordo delle strade e sulle aiuole spartitraffico.

 Vacche piccole di colore rosso pascolano senza problemi e le poche macchine che passano sono consapevoli di doverle aggirare. Al bordo strada numerosi  cespugli di rododendri gialli. 





Prati perfettamente rasati dagli animali, alcuni piccoli torrenti, ideali posti per poter campeggiare. Ci farò sicuramente un pensierino per il prossimi giorni, purtroppo su questa strada sono in corso dei lavori di ammodernamento e alcuni km sono completamente in ghiaia, operai al lavoro, numerosi sono i saliscendi e molto spesso proprio nei tratti in salita e in discesa. Bisogna usare molta prudenza per non distruggere la bicicletta e non cadere. I chilometri  fatti oggi non sono tantissimi, ma li  ho fatti con tranquillità, cercando di godermi quanto più era possibile. 






Arrivato nel paese di Chokhatauri vedo l'insegna di un hotel, sono ancora fuori dal paese, ma in ogni caso provo a chiedere. Due simpatici ragazzi vengono verso di me, ai quali chiedo se l'albergo aperto e loro sorpresi mi dicono: "Un altro ciclo turista! Bene, certo che è aperto, puoi mettere la bicicletta dentro al container come abbiamo fatto noi." si tratta infatti di una coppia di statunitensi anche loro ciclo turisti. Entro nell'albergo e prendo possesso della camera, la coppia incontrata  mi dice che sono già d'accordo con il gestore che li porterà a visitare un cantina, dove si produce appunto vino, se voglio unirmi a loro. "Certamente" rispondo "lasciatemi il tempo di cambiarmi e di farmi una doccia" così è, dopo un quarto d'ora sono giù nella hall. I due gestori dell'albergo, gli statunitensi ed io, saliamo in auto, un percorso di circa 15 minuti ci porta sulle colline soprastanti a visitare un produttore di vino. È stata un'esperienza molto piacevole, il viticultore ci ha mostrato i suoi vigneti, la sua tecnica di produzione del vino, e la cantina.














Per concludere ci ha portato nella sua casa dove la moglie e la madre e ci hanno preparato un'accoglienza perfetta.  Oltre al vino che abbiamo assaggiato in tutte le sue varianti, dal bianco al rosé, al rosso e al passito, una sontuosa merenda che di fatto era una cena. C'erano: melanzane ripiene, formaggi di diversi tipi, arrosticini di capretto e il maiale bollito. Il tutto con salse e verdure. Cosa si può sperare di più?  Tra un assaggio, un brindisi e un altro ci siamo scambiati messaggi con google traduttore, abbiamo riso molto e brindato ancora di più.  Tra un riso, una salsa, un assaggio e un altro sono andate via senza fatica almeno tre ore. Dopo di che ci siamo congedati ringraziando moltissimo gli ospiti che hanno voluto omaggiarci anche di due bottiglie di vino a testa. È stata un'esperienza fantastica, entrare in Georgia e trovare un'accoglienza così familiare come capita con i vecchi amici. Ora ho fatto rientro in albergo e sto scrivendo  queste note ancora con la testa che mi gira un po' dal troppo vino che ho bevuto. Devo dire che la qualità era veramente alta, pare che ci siano più di 150 vitigni nella Georgia e una trentina sono in questa regione. Nella cantina ci sono affreschi che ricordano il miracolo di Cana, la costellazione del Toro che porta denaro e gli dei che sono favorevoli agli ospiti a tavola, insomma un misto di religioso mitologico e profano.



Arrivederci alla prossima

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...