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sabato 8 aprile 2023

37esima tappa

Trebisonda-Trebisonda 0 Km, temp.10°C.Pioggia. 



Oggi giornata dedicata alla visita della città.  Avevo già deciso che per Pasqua avrei fatto una giornata di riposo,  ho anticipato un giorno altrimenti mi sarei dovuto fermare in un posto meno significativo. 



La città fu fondata nell' VIII secolo a.c. da mercanti greci, fu con il periodo romano 64 d.c. a prosperare e divenire il centro più importante del Ponto. Altre vicende la videro passare dai bizantini ai mussulmani,  poi impero ottomano,  poi ancora occupata dai russi e solo nel 1923 Turchia. 


Significativo nel museo il posizionamento di cui sopra all'ingresso.

Ora è una grande città turca 280 mila abitanti,  ha perso la sua importanza portuale dopo l'apertura di Suez, ma si è sviluppata economicamente con l'industria che ha affiancato l'agricoltura e l'allevamento bovino soprattutto nelle montagne circostanti dove si pratica ancora la transumanza in alpeggio. Sono famosi i prodotti caseari, i costumi tipici, le danze e i canti che segnano il ritmo delle stagioni.  




Questa mattina di pioggia l'ho passata al museo della città,  molto ben organizzato, che fa rivivere storia, costumi e tradizioni locali. 


Strumento ad arco, simile al violino 3 corde.

Poi, con una lunga passeggiata sono arrivato all'ex chiesa di Santa Sofia,  poi moschea e ora museo. Questa è la principale attrazione turistica in città.  La posizione a sbalzo sul mare la fa sembrare la prua di una nave protesa sul Mar Nero.











Intanto che passeggio guardo la gente, molti giovani, città dinamica e occidentalizzata. I negozi tradizionali di spezie, frutta, olive, nocciole accanto a quelli di gioielli e telefonia. Non mancano i marchi della moda e gli internazionali. Molti posti in cui si può consumare alimenti etc. Prevale una urbanizzazione moderna abbastanza discutibile, ma ciò vale per tutta la Turchia da me attraversata. La crescita demografica dell'ultima parte del secolo scorso ha di fatto segnato il pregresso, a volte annientandolo. 




Cupola affrescata oscurata dai dischi bianchi, pur non essendo più  moschea resta luogo di preghiera,  togliere le scarpe e silenzio 

Sinceramente mi sarei aspettato di più, sicuramente sarebbe stato più interessante addentrarsi nell'entroterra dove villaggi e monasteri mantengono autenticità e bellezza antica. Qui la stagione turistica non è ancora iniziata, uff. turistico chiuso e agenzie operative da fine mese.





Un posto che avrei voluto fortemente visitare è  il monastero di Sumela, ma dista 45 km ed è  a 1357 m , troppo per andarci in bici, mezzi pubblici non ci sono o almeno non li ho trovati ad eccezione del taxi che per una persona sola, per quanto economici rispetto ai nostri, per me era troppo. Inoltre in una giornata piovosa come oggi forse avrebbe perso parte dell'attrattiva nella sua valle selvaggia. 



Approfitto del pomeriggio per fare il bucato e sistemare la bici con un po' di manutenzione. 

Ciao,  alla prossima. 

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...