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venerdì 17 marzo 2023

15esima tappa

 Veliko Gradiste-Milanovac 73km, partenza ore 8,00 temp 2°C.  Cielo sereno. 


Oggi tappa breve per recuperare un po' di stanchezza di ieri, inoltre da Milanovic dove mi trovo, il prossimo paese che ha camere è a 65km, troppi per oggi. In un paese con nome Milanovac era d'obbligo fermarsi.

La pedalata è turistica,  con molte soste per le foto. Viaggio con la testa libera da pensieri e guardandomi intorno, pedalare da soli ha qualche vantaggio,  non ti devi preoccupare se vai piano e se ti fermi spesso, non ti senti in dovere di non far aspettare gli altri, così non devi aspettare nessuno. 




Dopo una decina di km un auto mi affianca e il conducente oltre a salutarmi si ferma per parlare con me. È un signore anziano che parla solo serbo e tedesco, ma ci capiamo benissimo con gli sguardi e con la mimica facciale. Vorrebbe che passassi a casa sua per presentarmi i suoi figli, ma non posso accettare.  Ci salutiamo e facciamo un selfie.

Ora la strada corre su una bellissima ciclabile a bordo fiume, pescatori e camminatori si godono il sole e la passeggiata mattutina. Qualche grossa chiatta risale il fiume.


Dal paese di Golubac la valle si stringe e si entra nelle gole. Il paesaggio è grandioso, un castello recentemente restaurato fa da guardiano al cammino.



Il traffico è quasi assente e pedalo sempre sulla sponda destra del Danubio. Questa strada è stata aperta dell'imperatore Traiano quando conquistò la Tracia. Ad un certo punto vi è la stele traiana che sancisce la realizzazione dell'opera. La stele si vede solo dal battello, ma un cartello sulla strada riporta il contenuto. 


«L'imperatore Cesare Nerva Traiano Augusto, figlio del divo Nerva, vincitore dei Germani, Pontefice Massimo, quattro volte investito della potestà tribunizia, Padre della Patria, Console per la terza volta, scavando montagne e sollevando travi di legno questa strada ricostruì»

Beh, gente che spaccava montagne, dovremmo, come italici avere un po' più di coraggio e non sottovalutarci troppo.

Dopo, una serie di gallerie mi porta ad una decisa salita. 




Qui mi fermo a controllare la strada, sperando di prendere una deviazione,  ma arriva un altro cicloviaggiatore. Si ferma e iniziamo a scambiarci reciproche domande. Da dove vieni, dove vai, quanta strada, ecc. Così scopro che è svizzero, la sua meta è il Kazakistan,  in cui pensa di arrivare a giugno. È giovane sui 30 anni. La sua bici è simile alla mia, però il suo bagaglio è meno della metà.  Mi dice che non ha portato roba per campeggio, e intende sempre usare alloggi. Forse è una scelta saggia, ma vedremo. 

Ci salutiamo perché lui ha un passo doppio del mio e affronta la salita come in una cronoscalata.



Così, tranquillamente come sono partito arrivo a Milanovac, dove trovo alloggio da un privato,  casa modesta, ma oggi va bene.

Finito il resoconto andrò nell' unico ristorante aperto, spero non faccia solo hamburger.

Domani ho due alternative o seguire il Danubio che fa una grossa ansa e raggiungere il confine bulgaro in 135km,  oppure fare un passo e raggiungere Bregovo in Bulgaria con 75km e 600mt di dislivello  su 3 salite, la prima ripida di 400mt.

Domani valuto.

Ciao, alla prossima. 

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...