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lunedì 27 marzo 2023

24esima tappa

 Buyukkanistiran-Istambul 140km, temp 8°C. Cielo coperto, vento brezza da nord. Partenza 7,45


Scrivo solo oggi,  perché ieri sono arrivato in Hotel alle 8 di sera, stanco fisicamente e psicologicamente, sporco, ma molto sollevato per essere giunto a meta.


Una città sul percorso 



Ma tempo al tempo. Nel piccolo paese di Buyukkanistiran, dove avrei dovuto dormire, mi ero accorto che non c'erano i megafoni sul piccolo minareto, sapete che siamo in ramadan,  e il muezin chiama alla preghiera.  Una litania melodica a cui sono ormai abituato da Belgrado. Alle ore 4,10 di notte, questa buon anima,  Dio l'abbia in gloria! Pensando che la sua voce non fosse troppo potente per arrivare a tutte le orecchie.  Ha pensato bene di anticipare le lodi con un gran fracasso percuotendo una grancassa. Tum-tutumtum-tum tutum…che ha svegliato pure i sassi.  Poi ha iniziato le lodi. Pur stanco e su di una branda messa peggio di quella che avevo in caserma, non sono più riuscito a riprendere sonno. Alle 6,30 mi alzo e sciacquata  la faccia alla gatto Silvestro,  corro a fare colazione perché alle 7 sorge il sole ed è peccato mangiare. Se vi ricordate l'albergo era pieno, infatti nella sala una trentina di uomini in abito da operai stavano facendo colazione. Mangio in silenzio quello che riesco, ma almeno il tè è buono e te lo servi direttamente dal samovar.

Poi mentre carico il "lupo grigio" come un asino con i bagagli, gli uomini che a colazione erano stati muti nell'osservarmi, non resistono e chiedono cosa ci faccio lì.  Alla mia risposta cordiale si apre una diga e tutti vogliono sapere il dove e il quando, ma non osano chiedere il perché. Sono tutti ammirati quando dico che ho pedalato dall'Italia per oltre 2000 km, e con grande rispetto per la fatica che anche loro condividono quotidianamente, mi salutano e mi augurano buon viaggio.  Mi spiace solo di non aver chiesto una foto insieme. 

La strada è sempre la simil autostrada D100 ma oggi pur non mancando i saliscendi sono meno marcati e più diluiti. Così verso le 12 ho fatto solo 50 km e non troppo lontano si sta avvicinando un temporale con lampi e tuoni.

Poco dopo, infatti pioggia torrenziale, le auto e i camion contribuiscono a darti una smerigliata con le pozzanghere lanciate come tsunami. 

Resisto solo un'ora, così mi fermo ad una stazione di servizio,  un kitkat e una cocacola e chi se ne frega del ramadan. La pioggia rallenta e sono pronto a ripartire, ma il benzinaio compassionevole mi porta un bicchiere di tè caldo, l'ho apprezzato molto come gesto sincero e non richiesto che mi riporta a sorridere,  la pioggia continua però per altre 2 ore buone.

La tappa è lunga, vorrei comunque arrivare e poi concedermi due giorni di sosta ad Istanbul. 




Pensavo che entrare in una così grande città,  12 milioni di abitanti,  fosse molto complicato. La realtà ha superato ogni terribile fantasia,  arrivato ai 100 km comincia la città con i suoi sobborghi e periferie. Purtroppo una infinità di svincoli, sottopassi, incroci etc. uniti ad un traffico congestionato anche dall'ora di punta, mi costringono a fare doppi salti mortali con triplice avvitamento, per mantenere la direzione e non farmi travolgere, è pure sparita l'amata corsia d'emergenza. Per due volte ho sbagliato svincolo e per riprendere il giusto c'è voluto l'aiuto di tutti i santi. 

La faccio breve, arrivo finalmente a 20 km dalla meta e una bella ciclabile blu compare alla mia destra, grido al miracolo,  sono salvo! Peccato che quando ne mancano 4 finisce improvvisamente.  Le luci della bicicletta sono esaurite,  ho solo la luce anteriore. 

Penso di andare all'hotel Tulip in pieno centro perché consigliato da Irma che ci è stata qualche mese fa. Per arrivarci però una salita rapidissima in ciotoli mi stoppa. Procedo a mano, ma negli ultimi centinaia di metri anche il telefono mi abbandona. Allora chiedo ad una coppia che passa se possono cercarmelo loro sul telefono.  Così fanno e mi indicano la direzione. Sempre salita con bici a mano mi fermo davanti ad un altro hotel Iyslam,  questo mi sembra troppo per me, ma esce subito il gestore a cui chiedo se hanno una camera e quale prezzo.  Mi dice si 75€ a notte, allora dico "per il mio budget è troppo,"sapendo che alle 8 di sera difficilmente venderà la stanza. "Qual è il tuo budget." Sicuro rispondo 50, "Ok ti faccio uno sconto ". Bene, penso è fatta. E per la bici? Qua fuori e sicuro? Va bene mettila dentro nell'ingresso. Oltre ad essere io e le borse un impasto di fango, immaginate la bici. Può essere una scultura moderna nell'ingresso di un hotel con moquette rossa.  


Domani a chi interessa racconto i 2 giorni di Istanbul da turista. 

Ciao a domani. 

P.S. una città meravigliosa.


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190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...