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martedì 21 marzo 2023

19esima tappa

 Pleven-Veliko Tarnovo 127 km, temp. 8°C. Cielo velato, vento assente. 


Oggi tappa lunga e tribolata.  Partenza ore 8,30 

Questa mattina ho gonfiato un po' la ruota posteriore perché da un paio di giorni perde pressione. Non penso sia buca, altrimenti la troverei a terra, può darsi che con tutte le sollecitazioni che subisce la valvola lasci qualcosa. Per il resto tutto funziona bene. La tappa di oggi prevedeva 107km, ne ho fatti molti di più perché dopo i primi 20 su una statale sembrava di essere in autostrada,  camion e macchine passavano a velocità folle facendoti il pelo. In più ogni 500m vi erano lapidi di morti. Qui si muore.  Non avrei voluto aggiungerne una.



Ho quindi optato per stradine rurali senza traffico,  ma pagando con 20 km in più.




Purtroppo l'asfalto è stato pessimo, con grosse buche che facilmente si evitano con qualche acrobazia, e con una miriade di crepe, dossetti, irregolarità varie, impossibili da eludere. Risultato il mio culo, scusate il francesismo, non ne poteva più.  Dopo 10 pedalate mi alzavo per un attimo di sollievo, subito vanificato dalla sensazione di sedermi di nuovo su due chiodi anziché una sella.

Domani provo ad indossare 2 paia di pantaloncini,  chissà che con la doppia imbottitura vada meglio (dubito). Insomma, lunghezza e dolore più qualche salita, giusto per non disabituarsi.

Però non pensiate che sia stato solo un Calvario. In un piccolo paese di nome Pordim mentre stavo guardando il cellulare per prendere la strada giusta, un giovane agricoltore ferma il suo trattore per venire da me e mostrarmi il percorso migliore. 

Sempre nello stesso paese una scultura vegetale che raffigura pianoforte e contrabbasso, nel campo  giochi un aereo di linea, forse dc8 a mo' di arredo.



Ancora cavalli, bovini e gitani sui carretti.  Le case sono poverissime e quasi non vi è traccia di architettura significativa, per fortuna neanche i palazzoni soviet. 

Oggi tregua anche per i cani, ma so già che non dura.

Altro bell'incontro a Levsky con un giovane uomo di nome Miro.



Era circa l'una e mi sono fermato per buttare qualcosa nello stomaco. Tra l'altro vi erano a disposizione anche tavoli e panche. Dopo pochi istanti si siede vicino Miro, ma non osa dire nulla, faccio allora io il primo passo e gli chiedo quale strada sia meglio per Veliko per evitare il traffico. Comincia così una piacevole conversazione nella quale vengo a sapere che, tempo fa è stato un mese in Italia a Pavia, ma l'unica frase che ricorda è "Oggi è una bella giornata " in compenso ci capiamo abbastanza bene in inglese.  Poi vedendo la gopro mi chiede se posto anche su YouTube. Quando sa che scrivo sul blog vuole i riferimenti e li salva sul telefono.  Io confermo che oggi sarà citato anche il suo incontro.  Mi sembra che gli faccia piacere, e così avrò un altro lettore bulgaro. 

Non vorrei tirarmela,  ma dalle statistiche vedo che sono seguito oltre che dall'Italia anche da paesi impensabili,  USA, Nuova Zelanda,  Australia,  Belgio,  Croazia,  Serbia, Norvegia, Giordania, Polonia, Irlanda …più altri che non ricordo. La forza del passaparola! Insomma viaggiare in bici è un'esperienza che interessa a molti.



Altri aerei a mo' di monumento, qui la cosa piace.

Oggi poche foto, non c'era gran che da immortalare, sembra che dopo i romani che hanno lasciato tracce,  non sia più successo nulla. 




Inoltre il cielo coperto appiattisce anche il paesaggio. 

Domani devo superare quel che resta della catena dei Balcani,  ma ho un po' di timore. Vi sono diverse strade che valicano, ma ci sono passi dai 1500mt ai 750mt non devo assolutamente sbagliare. 

Cena in ristorante,  ottima trota alla brace.

Ciao, alla prossima.

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...