Translate

sabato 5 agosto 2023

156esima tappa

Busan-Busan 31 Km, temp 31°C. cielo sereno, vento assente. 


Anche oggi una tappa di attesa interlocutoria. Ancora allerta caldo, questa mattina 35°C all'ombra dove c'è.  Come si esce dagli ambienti condizionati una gran botta,  poi si inizia a sudare, se poi si sceglie di andare in collina per cercare il fresco in bicicletta, come ho fatto io, si rischia il suicidio. 




Ebbene sì,  invece di starmene a dormire in albergo con il clima a 22°, apro la finestra e un bel sole limpido mi convince ad uscire in barba all'allerta meteo.

Scelgo di andare su di una collina vicina dove vi è una riserva naturale,  arboretum.  Convengo che è una scelta un po' azzardata per i 500m di salita in 5 km, ma non so resistere. 

Pedalo molto lentamente con rapporti agilissimi, ma alcuni strappi al 15% mi mettono a dura prova, per fortuna ho la bici scarica ed il percorso è quasi tutto in ombra su ciclabili. 

Arrivo comunque al passo dopo 1 ora, sono completamente fradicio di sudore, ma qui tira un po' d'aria. 

Speravo in una vista panoramica sulla città, ma solo alberi. Sullo spartiacque una muraglia (coreana) probabilmente antica percorre tutto il crinale è però solo per pedoni per la scalinate frequenti.

Sul passo arrivano anche escursionisti coreani camminando, anche loro provati dal caldo e salita. Uno ascolta le quattro stagioni di Vivaldi. Provo ad attaccar bottone,  ma accenna un sorriso poi si sdraia su di una stuoia esausto.

A questo punto lo lascio in pace e registro un reel per Instagram. 



Poi vedo un percorso adatto alla bicicletta che sale ancora ma lentamente,  provo quindi a salire. Tanti alberi nel bosco che si vede come costruito con l'intenzione di far risaltare essenze diverse. Dopo 3 km però il sentiero diventa arduo e la salita cresce.  Decido di ritornare.  

Devo però prima cambiare il filo del freno anteriore che si è sfilacciato e non è adatto ad una discesa importante.  La sostituzione richiede solo pochi minuti, e proprio lì accanto un bagno pubblico dove mi lavo le mani.  Non capisco perché in Italia non esistono quasi più,  e dove rimangono sono inavvicinabili per lo sporco e il degrado. 

Prima di rientrare in albergo passo davanti ad una pizzeria d'asporto e ordino una pizza 4 stagioni in onore di Vivaldi che mi ha fatto sentire orgoglioso di essere italiano.

In hotel ho poi mangiato la pizza, direi buona e ricca, ne avevo voglia, non certo paragonabile alle nostre migliori, però accettabile. 

Ho già prenotato anche la camera a Fukuoka, per mercoledì sera, incrociando le dita.



Ciao, alla prossima. 


190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...