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martedì 29 agosto 2023

180esima tappa

 Tokushima-Kobe 40 km + 80 Bus temp. 26°C. Cielo sereno, vento assente. 


Dopo la colazione in albergo, servita alle 6,30, per le 7 riesco a partire, oggi voglio arrivare a Kobe che si trova già sull'isola più grande Honshu dove ci sono le principali città Tokyo, Osaka,  etc. Per arrivarci da Tokushima bisogna passare su due lunghissimi ponti che la collegano tramite l'isoletta di Awaji a Shikoku. Questi ponti sono segnati come autostradali, non so se esiste anche una pista per le biciclette,  ho chiesto in Hotel, ma non sono sicuri che si possa. Non ci sono alternative a meno di allungare il percorso moltissimo o prendere un traghetto da Tokushima che però non porta a Kobe, ma in altra località. 

Decido comunque di provare, confido, se non è possibile in qualche soluzione alternativa. 

Faccio così i 30 km che portano a Naruto dove inizia il primo ponte. Per arrivare passo anche vicino ad una laguna dove coltivano ostriche.






Attorno risaie e campi interi di fiore di loto. So che dai semi si ottiene un olio lenitivo e i petali si possono cucinare,  ma mi sembra strana come coltivazione. 

Poco prima di arrivare al ponte un cartello inequivocabile con pedoni, biciclette e moto fino a 125cc con una bella croce di Sant'Andrea rossa non lascia dubbi. Provo comunque ad avanzare, ma subito dopo c'è un casello per il pedaggio.  

Ritorno un po' indietro e imbocco una strada che ancora non so dove mi porterà,  fatto circa 1 km un bello spiazzo con due guardie in divisa, siamo al museo d'arte di Naruto. Chiedo quindi alle guardie se c'è un modo di passare il ponte in bicicletta.  La risposta è no. Allora insisto chiedendo se c'è un bus che porta di là.  "Ma dove devi andare?" "A Kobe" rispondo. "Si che c'è,  ma non siamo sicuri che tu possa caricare la bicicletta, ora chiediamo".

Ottima conferma di quanto siano disponibili ad aiutare.  

Una telefonata, presumo alla ditta di trasporto e poco dopo arriva la risposta positiva. "La fermata del bus autostradale è proprio qui, il biglietto lo fa il guidatore a bordo, l'orario è  9,52". Da un problema è quindi nata un'opportunità,  non solo risolto come passare il ponte, ma addirittura, così facendo arriverò direttamente a Kobe in bus con aria condizionata. Devo solo aspettare 50 minuti che sia l'orario.

Il bus arriva puntuale, l'autista sa già della cosa e non fa nessun problema,  carico e salgo a bordo. In un'ora e 30 arrivo a Kobe, l'albergo è già prenotato, ma essendo le 12,30 dovrò aspettare per il check in.





All'ombra, in un giardino, cambio ancora un raggio che penzola. Mi sono accorto della rottura caricando le bicicletta. 

Alle 14,00 arrivo in hotel. 

Mi sistemo e poi vado sul lungomare. 

Ci sono andato a piedi per camminare un po', effettivamente è un posto topico, aria fresca dal mare, cielo azzurro e gente allegra. Ci sono pure giovani innamorati sulle panchine che si guardano teneramente.














La città è totalmente moderna,  perché è stata devastata da un terribile terremoto del 1995. Più di 6000 morti e 4000 sfollati,  pur avendo costruzioni antisismiche. Ora è molto vivace e c'è pure un quartiere cinese con bancarelle che vendono di tutto, in particolare cibi da asporto. Prendo anch'io degli arrosticini che mangerò stasera. Per completare la cena una bella fetta di anguria. 










Ciao, alla prossima.

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...