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domenica 16 aprile 2023

45esima tappa

 Tblisi-Borjomi Central Park- Vardzia Caves-Tblisi temp. 8°C Cielo sereno. 


Oggi, come annunciato,  visita ai dintorni, tante cose e bisogna fare una scelta.  

Ho quindi accettato la proposta di un agenzia turistica per un tour organizzato a Borjoni e a Vardzia. 

Sono due località abbastanza distanti da Tblisi,  ma così ho potuto percorrere una buona parte di Georgia e scoprire quanto è bella.





Prima tappa, appunto Borjomi, località termale già nota dal 1800 per le acque minerali. 

Il sito è in montagna  a circa 800m è molto curato e vi è un parco storico in cui è piacevolissimo passeggiare, un bel torrente vi scorre in mezzo che sarebbe bello fare in kayak. L'acqua minerale ha diverse proprietà in particolare fa bene a chi soffre di stomaco, è leggermente frizzante naturale e ha una temperatura tiepida. 

Vicino altre località in cui si scia dagli 800 ai 2000mt.

 



Poi, sempre con pulmino abbiamo percorso la valle del Kura per diversi km, una valle splendida che alterna gole rocciose e pascoli verdissimi, ovunque vacche al pascolo e sulla strada. 





Si arriva poi al forte di Kerthvisi che significa confluenza di due fiumi, era una volta frontiera con la Turchia ed era quindi di difesa. Un ponte sospeso sul Kura permette di vederlo da una bella prospettiva. In Georgia il fiume viene chiamato Mtkvari ed attraversa diversi stati per poi sfociare in Azerbaijan nel Mar Caspio





Dopo una sosta per il pranzo in un bel locale panoramico proseguiamo per il pezzo forte della giornata. 



La città, fortezza e monastero di Vardzia. Si tratta di un enorme complesso di grotte e gallerie scavate nella roccia su una costa a strapiombo. Fondata nel 1200 dal Re Tamar, il percorso dura un paio d'ore e si visita solo una parte di quello che doveva essere ai tempi d'oro. Il complesso fu parzialmente distrutto durante le numerose vicissitudini dovute al cambio di bandiera e religione. Ma conserva ancora la sua unicità e bellezza. Tra le numerose stanze anche una chiesa interamente ricavata all'interno della montagna. Otri per il vino, cucine etc. Nei pendii sottostanti ancora vigneti che testimoniano come il clima sia mite nonostante la quota di quasi 1000mt.






Il nostro gruppo è composto da una coppia di inghesi, uno di Doa Katar, un portoghese, un etiope, un tedesco, io, la guida georgiana di nome Nino ( qui è femminile) e l'autista di nome Otello. Insomma una bella varietà. Oltre a godere delle bellezze osservate tra di noi il clima è stato allegro e scherzoso. Un po' ha pesato il lungo viaggio di ritorno, 4h di bus. 

Direi comunque,  giornata ben spesa e per il commiato con la Georgia mi ha fatto venire solo voglia di tornarci,  però automunito visto i dislivelli da superare.


Ciao, alla prossima.

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...