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sabato 22 aprile 2023

50esima tappa

 Baku-Baku 0 Km, temp. 18°C. cielo sereno,  vento leggero. 


Come vedete dal titolo sono ancora fermo a Baku ospite di Federico e Sabina, anche oggi la nave non è arrivata e non c'è certezza che arrivi domani,  oltre al vento in Kazakistan ci sono altre problematiche che non sto a raccontarvi. Ho deciso di interrompere questa incertezza cambiando programma,  partirò in aereo da Baku a Urgench (Uzbekistan) saltando anche la parte più dura di deserto. Sono un po' dispiaciuto,  ma razionalmente non aveva senso prendere l'aereo e andarmi ancora ad infognare ad Aqtau (Kazakistan) fare nel nulla una settimana rischiosa.  Il volo diretto parte domani sera alle 20,00. La frequenza è una volta a settimana,  non posso perderlo. Avrò così qualche giorno in più da spendere nei posti più meritevoli.

Oggi quindi ho rifatto il pacco con la bicicletta e sono pronto per l'aeroporto. 


Nel pomeriggio ho seguito il consiglio di Federico e sono andato a visitare  l’Heydar Aliyev Center. Edificio iconico molto interessante.





Si trova nella parte Nord della città, è posato su di una spianata in leggera pendenza e sembra un enorme cigno bianco posato sull'erba, oppure la neve in montagna a primavera quando diventa plastica formando onde e riccioli bianchi.


L'Heydar Aliyev Center è un complesso edilizio di 57.500 m2 a Baku, in Azerbaigian, progettato dall'architetto iracheno-britannico Zaha Hadid una donna che ha saputo interpretare il modernismo in modo mirabile, è nota per la sua architettura distintiva e lo stile fluido e curvo che evita gli angoli acuti. Il centro prende il nome da Heydar Aliyev (1923-2003), primo segretario dell'Azerbaigian sovietico dal 1969 al 1982 e presidente della Repubblica dell'Azerbaigian dall'ottobre 1993 all'ottobre 2003.

La visita interna è ancora più sorprendente,  al piano terra le auto storiche di rappresentanza degli oligarchi. 




Poi costumi e tappeti come opere d'arte. Una collezione di bambole sulle fiabe di tutto il mondo, una esposizione di strumenti musicali azeri (pare che ne esistano più di 300 tipi), la mostra di Devrim Erbil artista turco che ha trovato motivo di ispirazione in Azerbaijan coniugando natura e psiche.














Esco dal center con una tranquillità interiore che mi lascia incredulo della armonia che l'ambiente mi ha donato.



BES BARAN MONTAGNA SACRA LE 5 DITA







Non vorrei andarmene,  ma l'orario lo impone, prima di far rientro però passo davanti al bazar di frutta e pesce, come si fa a non fare una sbirciatina dentro. 

Assaggio i goycai perché incuriosito da questa frutta verde brillante,  qui si mordono e poi ci si mette su un po' di sale. Non sono altro che i mirabolani acerbi.



La serata è organizzata a casa di Daniele,  un amico italiano di Federico insieme a Matteo e Emanuela, altri italiani già conosciuti le sere prima. 

Per me è una meraviglia poter infilare la forchetta in una meravigliosa carbonara preparata da Daniele alla Sordi "maccarone, m'hai provocato…"





Si conclude così un altra giornata memorabile,  ma ora il viaggio chiama e domani levo le tende.


Un ringraziamento senza limiti va alla coppia meravigliosa che mi ha ospitato per una settimana intera, aiutandomi in ogni modo possibile. Una piccola menzione anche al loro gatto rosso Ciro sempre pronto a giocare e fare pazzie.



Ciao, alla prossima. 



190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...