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venerdì 18 agosto 2023

169esima tappa

 Satsuma-Kirishima 57 km, temp. 29°C. Pioggia leggera, vento assente. 


Ieri sera ho mangiato della carne stupenda.  Come sono uscito in strada pioveva a dirotto, stavo quasi per rinunciare, ma proprio di fronte un'insegna luminosa attira la mia attenzione, attraverso e subito annuso un profumino niente male, è un ristorante,  è già un po' tardi per qui, ore 20, ma entro comunque. 

La ragazza alla cassa mi fa accomodare e mi dice di aspettare, prima deve chiedere. Passano i minuti e penso che quando torna dirà di no. Invece come arriva e mi fa accomodare, è un ristorante tipico giapponese, vi sono tanti separè con scorrevoli di carta, in ognuno vi è un tavolo basso con una panca di legno che lo circonda.  Si può stare con le gambe incrociate, oppure infilare sotto il tavolo che vi è una buca. Per noi molto più comodo. Sul tavolo vi è una griglia a gas. La specialità è la carne, nel menù ci sono almeno 20 tipi di tagli di carne, illustrati con fotografie e descrizione della qualità, del sapore e ovviamente del prezzo.




Io scelgo della lombata di manzo con una marezzatura chiara e diffusa, un'insalata di cipolle e una birra ghiacciata, servita a -2°.

Appena vengo servito la cameriera mi accende la griglia e mi dà una pinza per cuocere la carne a piacere. Il Giappone è famoso oltre che per il pesce per la cura maniacale della carne. Devo assolutamente confermare che ne ha tutte le ragioni.  Una carne così buona io non l'avevo mai mangiata. Pur avendo preso un taglio di medio prezzo, alla fine pago 24€ , mi sembra di aver speso bene e cenato ottimamente. 

Ma veniamo ad oggi, tutta notte ha piovuto forte e ora solo una leggera pioggia, guardo le previsioni e per le 9 dovrebbe smettere, così mi preparo e parto.

La strada di oggi prevede una salita di 500m con diversi su e giù, le gambe però sono molli e fatico molto, inoltre sempre caldo umido da foresta amazzonica e moschine noiosissime, niente zanzare. 

Dopo circa 10 km succede la stessa cosa di ieri, la strada diventa percorribile solo alle auto. Mi sembra di rivivere la giornata di ieri. Per fortuna la strada alternativa non è così malmessa, sempre in salita e sempre deserta. Vedo però delle farfalle blu e viola bellissime con colori iridescenti, molto difficili da fotografare. 


 


Passati i primi 30 km vedo qualche casa e un agricoltore che vende mele e uva. Non avendo ancora fatto colazione, mi fermo e compro un cestino d'uva. Mi siedo sullo scalino e comincio a mangiare l'uva bianca e rossa, molto dolce. A questo punto il venditore mi porta una sedia, mi regala 2 grosse mele, una bottiglia di acqua fresca e un fagottino di riso con un'alga che avvolge. Si chiamano onigiri, sono degli street food tipici.

I giapponesi sono molto gentili e generosi, l'ho già apprezzato più volte, il segreto è mostrare pazienza, calma e un bel sorriso così superano la paura di violare la tua privacy e sono ben lieti di fare amicizia. 

Poco dopo un'auto ferma con 3 ragazze e un giovane mi sta aspettando ad un incrocio con una bottiglietta di acqua in mano.  Anche qui mi fermo,  e siccome nessuno ha fretta, racconto la mia avventura così scateno la loro curiosità. Sono molto simpatici, mi parlano dell'Italia come un loro sogno da realizzare prima o poi.  Una ragazza mi chiede se conosco la pattinatrice Carolina Kostner, finalmente non viene citato un calciatore, ma un'italiana famosa anche all'estero.



Da qui in poi il percorso è per lo più in discesa, mi fermo comunque a fotografare dei lavoratori intenti a ripulire le piantagioni di tè dalle infestanti. Sono stupiti, ma contenti di farsi fotografare.




Hotel Apa a Kirishima, molto buono e prezzo onesto. 


Ciao, alla prossima. 

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