Veliko Tarnovo-Gurkovo 65km, temp 9°C., Pioggia, vento assente.
Inutile indugiare oltre, si parte, ma sono già le 10. Ho deciso di fare il passo più basso per attraversare i Balcani che mi porterà a Gurkovo. Sono ancora stanco per la tappa di ieri, oggi però ho messo i doppi calzoncini per i dolori al fondo schiena. Per inciso, hanno funzionato, anche se oggi il percorso era su asfalto buono. La strada sale per circa 40km dolcemente, solo gli ultimi 4 più impegnativi ma sempre non più del 8%. La pioggia non è un grosso problema perché non c'è freddo e non c'è vento.
Oggi il vero problema è stato il traffico. Era scontato che tutti i TIR scegliessero anche loro il passo più agevole.
Imboccata la valle non c'è più possibilità di variare. Vai e speri che tutti siano attenti e non ti spiattellino sull'asfalto. Tantissima paura e tensione per le 4h che mi impegneranno per il valico. La strada pur essendo di montagna è ampia, ma senza margini ne banchine transitabili. Inoltre essendo quasi impossibile superare, quando un tir è leggermente più lento degli altri accumula dietro di sé qualche decina di mezzi che ti arrivano alle spalle come un treno senza soluzione di continuità. Respiro profondo, mani strette sul manubrio e preghiere.
In entrambi i sensi di marcia è un continuo di camion. Non ci sono autostrade e anche loro devono pur circolare. Bulgari fate qualche autostrada invece della centrale nucleare, siete anche voi in Comunità Europea!
Insomma, è andata bene perché la racconto, ovviamente unico ciclista su questa strada, peggio anche della Romea.
Domani scelgo meglio il percorso.
Con tanta lentezza e numerose piccole soste per stemperare lo stress, arrivo al passo. Dopo gli ultimi 4km impegnativi e la pioggia che è aumentata di intensità, cosa desiderate di meglio di un bel vasone di sottaceti?
Beh per oggi glissa, mi accontento di una coca cola. Al Barista chiedo per Gurkovo, la sua risposta è:" 25km only down" . Neanche mia moglie mi ha mai detto una frase così carina! Il sorriso mi illumina il viso e il barista scoppia in una sonora risata. Ora scendo a 60km/h e i Tir non fanno di meglio.
Così in 40' raggiungo Gurkovo. Ho visto che è un piccolissimo paese al termine della discesa e su maps è segnato un albergo Oriental. Non vi è booking, né sito web. Spero che esista veramente. In alternativa bisogna proseguire per Stara Zagora ancora 25km. Piove forte. Un grande piazzale per camion ed un'insegna "ristorante" mi fermo. Entro " avete un camera pet stanotte? " Chiedo. Una signora che sta al banco, mi guarda scocciata, sfoglia un libro e scuote la testa borbottando frasi per me incomprensibili. Sto già pensando come implorare un posto coperto per buttare il sacco a pelo, quando mi dice "60 Lev, document please." Ok perfetto. la conversazione termina e dà ordini ad una ragazza di portarmi in camera. La bici nel corridoio. Le stanze sono ricavate in container direttamente aperti sul piazzale. Bagno minimalista, water e lavabo. Sul pavimento uno scarico per l'acqua che dal rubinetto del lavabo con un flessibile porta ad un doccino. La ragazza accende il termosifone che in breve scaldera' la stanza.
Ma va benissimo, si prende quello che c'è e pochi minuti dopo sono già in ciabatte, lavato e pettinato per andare al ristorante. Solo io e un altro, sala vuota per 100 coperti.
Bene comunque, la scelta del menù prevede ben due varianti, stinco con patate o patate con stinco. Scelgo la prima.
Oggi poche e brutte foto, il senso estetico dei bulgari è minimo. Solo brutture inguardabili, oggi però niente cani, che bello!
Ciao alla prossima.