Translate

lunedì 15 maggio 2023

74esima tappa

 Shamaldy-Say- Karakol 88 Km,  Temp 19°C. ,cielo sereno, vento sostenuto da Est.


Finalmente oggi ho ripreso la mia marcia verso Est. Abbandonata definitivamente la pianura Fergana,  si entra nella strettissima valle del fiume Toktogul.

Sembra impossibile che tra altissime montagne ci sia un passaggio per il fiume che deriva dall'omonimo lago. 





A volte il treno sbagliato porta alla stazione giusta, (proverbio indiano), questo passaggio è  incredibilmente bello, se non fossi tornato indietro me lo sarei perso. Il fiume è  sbarrato da diverse dighe in sequenza e forma dei laghi tra il turchese e lo smeraldo, le rocce rosse, le terre ocra e il cielo blu completano la tavolozza. 

In un tratto vedo pure un pescatore su un gommone, ci scambiamo saluti e auguri a distanza. 


In ogni caso, go est! Va sempre bene.  

La strada M41 è molto bella, poco traffico, asfalto molto buono, paesaggio incantevole. Unico neo di oggi il vento contrario forte e a raffiche. 

La strada sale regolarmente fino all'ingresso della gola, poi è un continuo saliscendi impegnativo fisicamente.  Non so quanto ho fatto di salita totale, ma penso sui 2000 mt. La quota finale è  943 mt. ma per 60 km non ho fatto altro che salire e scendere. 

In ogni caso il paesaggio aiuta a sopportare caldo e difficoltà.




Circa a metà percorso,  ore 12, mi fermo in una piccola locanda.  La signora mi porta una zuppa di carne e cipolle con tagliatelle che nuotano. Pranzo inconsueto,  ma buono, per di più mi sistemo lo stomaco un po' in disordine da ieri.



Alle 13 riparto, vorrei arrivare presto, ma non sarà così. Quando mancano 25 km,  nel passaggio discesa salita la catena si inceppa e si rompe. Ovviamente in salita in un posto brutto in curva. Spingendo a mano guadagno un ciglio della strada con un po' d'ombra e mi accingo alla riparazione. Dovrei avere tutto, false maglie e smaglia catena. Ma nella borsetta degli attrezzi non trovo lo smaglia catena.  Un attrezzo indispensabile.  Ho anche una catena nuova, ma è lunga per accorciarla ci vuole. Provo in diversi modi, ma non riesco a fare nulla di utile. Sto quasi per arrendermi, poi guardo nella borsetta sotto sella e lo trovo dove era sempre stato.  Perché non vi ho guardato subito? Ero certo che fosse con gli attrezzi, le certezze del cervello sono spesso pericolose, meglio il dubbio. Comunque contento di averlo trovato e in pochi minuti la catena è  giusta. Ma una folata di vento mi ha portato via le due false maglie che avevo appoggiato su di un cartone per evitare di farle cadere in mezzo alla ghiaia.  Cerco, cerco, ma non trovo più nulla, chissà dove sono finite.  Ora se si rompesse di nuovo sono a terra. 

In ogni caso ne comprerò altre, ma penso che fino a Bishkek non troverò nessun ciclista. In tutto penso di aver perso due ore. Finalmente arrivo a 7 km dal paese, vi è un casello dove le auto pagano pedaggio,  per me è  gratis.




Qui la strada lascia il fiume e sale per 5 km al 10%, è dura dopo tante salite, ma con calma arrivo al paese dove avevo visto esseci 2 hotel,  il primo è  completo, ma al secondo trovo una sistemazione accettabile. Purtroppo il Wifi non va, scrivo dal ristorante vicino. 



Ciao alla prossima.

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...