Translate

venerdì 11 agosto 2023

162esima tappa

 Busan-Fukuoka 17 km. Temp 26°C. Cielo sereno, vento assente. 

GIAPPONE!!!

Ebbene si, dopo ritardi e cancellazioni finalmente ho messo il piede sulla meta finale. 

Non mi sembra ancora vero, una gioia immensa, quando sono arrivato, come gesto simbolico ho voluto baciare il suolo, come Colombo arrivato in America.



Se mi volto indietro vedo una strada lunga e tortuosa che collega l'Italia al Giappone,  quasi tutta percorsa spingendo sui pedali di una bicicletta assistita dal Padre Eterno e dai tanti santi spesso coinvolti quali intercessori.

Beh è vero che non è la meta che fa il viaggio, ma la meta lo corona.

Non è finita, il Giappone è grande e di tempo ce n'è ancora. Ma ora posso dire che in Giappone ci sono arrivato, non è poca cosa.

Ma iniziamo dal mattino e dall'ultimo giorno in Corea. Questa mattina ho visto il sole e il cielo pulito dalla finestra e appena alzato sono andato a dare un occhiata al mare, non si sa mai che sia ancora agitato e rimandino la partenza. Invece era poco mosso, quindi nulla osta alla partenza.  

Ho fatto colazione in spiaggia con un caffè e qualche biscotto, guardavo la gente che aveva ricominciato a frequentare il bagnasciuga e due ragazze che facevano il bagno già alle 7 del mattino, buon segno, torna la normalità. 

Ancora qualche passo per allungare i tempi ed ammirare con il sole, il mare e la città. 









Sono quindi rientrato in albergo per completare i bagagli, dare una sistemata alla bicicletta e una gonfiatina alle ruote. Ho fatto il carico e sono partito per il terminal ferry.  13 chilometri fatti lentamente con la consapevolezza che sarebbero stati gli ultimi in terra coreana, ho usato solo ciclabili, mi sono fermato ai semafori, non volevo sciupare la grande occasione con un incidente anche banale. 




Alle 10,30 ero già al terminal,  le operazioni di check in cominciavano alle 13, ma l’impazienza fa arrivare sempre in anticipo,  ho così approfittato per cambiare gli ultimi soldi coreani e aspettare in un luogo sicuro e fresco per l'aria condizionata. 



Finalmente il check in, avvenuto con regolarità anche per la bicicletta e bagagli. Mi sposto così nella zona partenze dopo i controlli di sicurezza.  Qui trovo un volto occidentale,  mi presento e chiedo al ragazzo da dove viene. 



È francese di Parigi ed anche lui è un viaggiatore solitario, è partito il 22 maggio da Barcellona e starà in Asia  fino alla prossima primavera.  Viaggia in treno, ma dalla Georgia ha dovuto prendere l'aereo per Bukhara per i noti problemi in Azerbaigian, dopo Uzbekistan ha fatto  Almaty e poi Cina fino a Pechino da qui Ulaanbaatar e poi volo per Seoul. Ma il suo viaggio è ancora agli inizi, prevede dopo il Giappone tutta l'Indocina l'Indonesia e poi India etc. Un quarto d'ora di buona conversazione, foto e buona fortuna ad entrambi. 

Arriva ora l'imbarco, puntualità giapponese, ottima accoglienza a bordo e ottima sistemazione della bicicletta. 



Il ferry è  un aliscafo trimaran Queen Beetle è veloce e si viaggia comodi senza sentire le onde che peraltro sono ormai smorzate. In 3 ore e 40 arriviamo a Fukuoka, baia di Hakata, dopo essere passato al controllo immigrati esco sul suolo giapponese. 





Nel terminal non c'è cambio né possibilità di acquistare sim card. Difficile trovare l'albergo prenotato, ma una volta trovato difficile il check in quanto essendo automatico non prende il mio codice perché scaduto. Con l'aiuto prezioso di un altro cliente riesco a capire che la camera non c'è. Devo trovare un altro albergo.  Me lo trova questa persona veramente disponibile e mi fa pure trovare la destinazione sulla mappa. Momenti di apprensione, ma poi finalmente arrivo al nuovo  hotel Breakfast Hotel che mi da la camera, ma senza colazione. 

Mi sistemo ed esco subito a comprare qualcosa per cena. 

Sono un po' tirato, ma ancora euforico per essere in terra dei samurai. 


Ciao, alla prossima.

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...