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mercoledì 12 aprile 2023

41 esima tappa.

 Chokhantauri-Zestaponi 96 Km , temp. 12°C. Cielo coperto, nebbia. Vento assente.


Doveva essere una tappa di ordinaria amministrazione, non troppi chilometri, qualche dislivello distribuito in più momenti, paesaggio abbastanza piacevole, ma lungo una strada secondaria. Doveva! La realtà si è dimostrata molto diversa, subito alla partenza mi sono accorto che la ruota anteriore era a terra.  Ho provveduto alla riparazione della camera d'aria, sono stati necessari due interventi perché il foro era talmente piccolo che non si vedeva, solamente una volta gonfiata si poteva capire dove uscisse l'aria, faccio cinquanta metri e sento la ruota posteriore sembra frenata, scendo e controllo, il parafango struscia contro il copertone, deve essersi allentato qualche bullone del portapacchi, penso. Scarico quindi tutti i bagagli e provo a trovare una soluzione, ma non riesco a capire il motivo per cui l'assetto non riesce più ad essere efficiente, faccio una piccola modifica, ricarico tutto, mi sembra di poter partire, tra una cosa e l'altra ho perso più di un'ora il tempo, è molto umido una pioggerella sottile sì insinua dappertutto, inoltre la nebbia tiene l'orizzonte molto limitato e non è semplice neanche trovare qualche  qualche immagine che possa valere la fotografia. 



Siccome l'albergo non offriva la prima colazione dopo circa 35 km mi fermo per mangiare qualcosa, al cinquantesimo chilometro ancora il problema al portapacchi si ripresenta, la fascetta che avevo messo si è tagliata e il parafango tocca il copertone. Nella piazza di Vani scarico ancora tutto e cerco di trovare una soluzione definitiva, pratico due fori nel parafango e ci infilo due fascette in modo da poterlo bloccare esattamente sotto il portapacchi, la modifica riesce. Intanto un gruppo di ragazzi usciti da scuola si è fermato offrendomi il loro aiuto, ringrazio e faccio loro qualche domanda sul tipo di studio che stanno facendo, ma non ho ben capito la risposta. Finalmente posso ripartire, sembra che la modifica sia riuscita e intanto comincia a piovere, prima una pioggia leggera poi via via sempre più forte a circa 25 km dall'arrivo sbaglio pure strada ad un bivio e allungo il percorso di circa quattro.  Gli ultimi 19 km dovrebbero andare via lisci, ma così non è. Una serie di salite molto ripide si frappone tra me e la meta, prima pendenze del 10 poi del 12 poi del 14, su quest'ultima pendenza non riesco a pedalare, faccio un tratto a piedi spingendo la bici.

Con l'asfalto bagnato, le scarpe da ciclista è tutta un'impresa. Finalmente scollino lasciandomi alle spalle tutti i valloni attraversati. Almeno quattro, arrivato in paese, cerco un hotel e l'unico disponibile non è neanche facile da individuare poiché non c'è neanche una scritta, la porta d'ingresso è una porta di metallo, all'interno capisco che oltre ad essere un hotel è anche una piscina e una palestra per il fitness. Le camere sono al terzo piano senza ascensore, con tutti i bagagli quindi fatico sulle ultime rampe prima di potermi distendere sotto la doccia, ma anche qui c'è un piccolo problema, l'acqua è appena tiepida e ne esce sempre di meno fintanto che a metà doccia non ne esce più. Concludo la mia doccia asciugandomi alla bell'e meglio. Una volta vestito e attivata la wi-fi, comunico con casa e faccio una telefonata al mio ospite di Baku Federico per organizzare il giorno del mio arrivo. La cena la faccio in camera con qualche alimento acquistato al supermercato, non ho voglia di uscire, ora sono in ciabatte e aspetto di potermi coricare.

 Ciao,  alla prossima.

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...