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martedì 5 settembre 2023

187esima tappa

 Makinohara-Fuji 67 Km, temp 26°C. Cielo sereno, vento leggero da Sud


Tokyo -134 Km


La scorsa notte ha continuato a piovere e anche questa mattina quando mi sono alzato per andare a far colazione. 

Alle 8, quando sono partito,  le nuvole erano scappate e splendeva già un sole caldo. Le strade erano ancora bagnate con pozzanghere e illuminate dal sole producevano un vapore evidente. 

Oggi solo una salita breve, vento leggero, ma a favore. Purtroppo molta strada in aree urbane, molti semafori. Oggi li ho rispettati tutti, non che mi sia cresciuto il senso civico,  ma ieri sera ho letto che per chi passa con il rosso la multa è di 500€, e se nella malaugurata ipotesi se si verifica un incidente (anche senza feriti o morti) è prevista la reclusione da 3 a 5 anni! Ecco scoperto perché tutti rispettano i semafori,  anche quelli pedonali quando è evidente che non passerà nessuno. Nei giorni scorsi, io davo una guardata e se non vedevo nessuno tiravo dritto, la gente mi guardava con certe occhiate fulminanti. Un'altra scoperta del codice della strada è che le biciclette vanno registrate e viene fornita una mini targa da mettere sulla forcella destra. Se la si compra nuova è lo stesso venditore che provvede alla registrazione,  se usata bisogna fare una sorta di passaggio di proprietà. Non è specificato se, come me, uno entra in Giappone con la propria bicicletta.  Inoltre in quasi tutti i comuni vi è l'obbligo di fare un'assicurazione. Ormai mancano 4 giorni e continuerò ad essere illegale,  avrei dovuto informarmi prima.

Oggi facevo una riflessione,  da prendere con beneficio d'inventario, non ho la pretesa di conoscere così bene la società giapponese da esprimere giudizi, prendetela come impressione. In quasi tutti i centri abitati che ho attraversato le case erano modeste due piani al massimo, problemi antisismici ho pensato, una vicina all'altra anche se indipendenti, no case a schiera, problemi di spazio .  Lo spazio attorno veramente esiguo 1 o 2 metri, spesso con muro o siepe divisoria, giardino inesistente o al massimo un cespuglio e una pianta piccola. Ma la cosa peggiore di questi borghi, sarebbe meglio dire sobborghi è che non hanno anima. Non c'è una piazza, un monumento,  uno slargo dove ci si possa ritrovare.  Questa cosa è meno evidente in città medio-grandi, ma c'è anche lì. Le case più vecchie sono di 30-40 anni, non c'è stratificazione. Evidentemente invece di restaurarle le abbattono e ne costruiscono delle nuove. In Giappone come in ogni altra parte del mondo si è avuta un'urbanizzazione con svuotamento delle montagne.  Il territorio di pianura o fondovalle è poco per quasi 130 milioni di abitanti. Inoltre, questa è una mia considerazione,  avendo avuto quasi 700 anni di dittatura militare, lo shogun, manca quella che per greci e latini era la agorà, luogo di ritrovo e discussione,  fondamentale per la democrazia. Ora non voglio dire che il Giappone non sia una democrazia,  le elezioni sono libere e plurali, ma nel dna dei giapponesi non si è radicata così forte questa esigenza.  Se si escludono le sale da the, che sono frequentate solo da élite, non ci sono i bar, solo supermercati,  e sale bingo, i giovani e gli adulti dove si ritrovano? Ci sono i templi,  ma lì non si va per pregare, non ci sono funzioni o cerimonie se non rarissime e in certi giorni dell'anno. Insomma la mia idea è di un Giappone poco sociale, molto individuale,  e molto formalmente corretto. 

Tra un pensiero e l'altro sono arrivato a Fuji, speravo di vedere il vulcano più famoso del mondo, ma nubi basse lo celavano, proverò domattina. 








Avevo prenotato all'hotel Route Inn, ma quando sono arrivato hanno stentato a trovare la mia prenotazione,  poi guardando la conferma di booking si è capito che era un altro Hotel Route Inn sempre a Fuji (che fantasia!). Purtroppo 5 km in più fuori programma che avrei potuto risparmiare. 


Ciao, alla prossima. 


190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...