Slavonski Brod-Sic 117 km , temp 5°C. Cielo nero e carico di pioggia, vento a raffiche.
Oggi, cominciamo con le notizie buone. Colazione da Eva, gentilissima signora che gestisce il bar dell'ACI croato. Quando ha capito che ero straniero si è preoccupata di servirmi bene, ma non capendo l'inglese, l'ho vista in panico e per non sbagliare ha aperto il frigorifero e ha tirato fuori tutto quello che aveva. A un certo punto l'ho stoppata io, avrò mangiato un decimo di ciò che mi ha portato, non vi dico… ma per entrare nello spirito slavo ho mangiato un cetriolo sottaceto. Sapore fresco che fa a pugni con la marmellata. Poi sono arrivati anche due ragazzi e allora abbiamo riso insieme e fatto una foto.
Primi 5km senza pioggia, poi inizia forte e continuerà così fino alle 12.
Devo ammettere che è stata durissima, il vento per lo più di traverso, ma così forte da farmi sbandare anche di 1m. Gli indumenti che ho portato si sono dimostrati all'altezza, tutti tranne i guanti ( già lo sapevo) una volta inzuppati, subito, le mani soffrono. Primo stadio le senti fredde, secondo diventano di legno, terzo ti sembra che qualcuno ti stia martellando le dita, quarto non senti più niente, ma sono diventate inservibili.
Tutto è allagato, i canali a bordo strada pieni.
Stringo i denti e spingo sui pedali, ma dopo 21km mi devo fermare, entro in un bar e ordino un the che qui si chiama cai ( ciai) piove a dirotto, ma mi faccio forza ed esco, altri 30km così, altro bar e altro cai, qui le mani sono talmente congelate che non riesco a togliere il caschetto. Mi aiuta una ragazza nel bar. 20' per riprendermi e bere il tè, poi esco ancora, dopo poco cessa di piovere e anche il vento si placa. Il freddo rimane, ma sembra già un sogno. Così al 75km mi prendo una pasta ad una panetteria ben fornita, sono il solo cliente.![]() |
Lo so, fa schifo, ma ho già rischiato la vita. |
Domani sera spero di arrivare a Belgrado.
Ciao alla prossima.