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domenica 19 marzo 2023

17esima tappa

 Vadin-Kozloduy 101km, partenza ore 9,00, temp 0°C. Cielo sereno. 



Oggi,  finalmente tappa a tutto tondo, sole, vento assente, incontri significativi. 

Esco dall'albergo Vida infreddolito senza aver fatto colazione,  non disponibile. Cerco subito un bar per consumare qualcosa e mi dirigo sul lungo Danubio,  una enorme chiatta risale, il cielo azzurro e il fiume bello pieno per le piogge degli ultimi giorni. Una foto è d'obbligo. Faccio per risalire e un uomo della mia età si avvicina e comincia a domandare, vuole conoscere chi con una bicicletta carica è già lungo il fiume alle 7 di domenica mattina. Qualche frase di circostanza, poi quando risalgo gli chiedo:"dove si può avere un breakfast? Ci pensa un po',  poi aggrottando la fronte mi dice ti accompagno io.



La domenica è giorno di chiusura un po' per tutti, ma non dispero. Con la bicicletta a mano ci incamminiamo per la città, Luigi è il mio nome, dico e il tuo? Valentino risponde. Ci presentiamo e continuiamo una conversazione in plurilingue, italiano, inglese, bulgaro. Ma ci capiamo alla perfezione,  mi racconta la sua vita. È un ingegnere edile e lavorava per la municipalità,  ha due figli che però sono all'estero per lavoro, della moglie non parla e io non oso chiedere di più. Anch'io condivido le informazioni su di me, intanto siamo già stati in 3 posti diversi, ma solo si può prendere un caffè. Intanto visito la città a piedi con guida turistica,  ieri ero troppo stanco. Bella città con giardini, palazzi e resti antichi, anche un castello importante. Un'ora buona di passeggiata ci porta finalmente al posto giusto.  Un self-service dove hanno dalla carne al dolce al caffè.  Ottimo! Gli offro la colazione anche a lui, ma vuole solo un caffè.  Io approfitto invece di una torta tipo babà, una alla crema e caffè. Siamo già amici e ci scambiamo i numeri di telefono. Mi chiamerà tra un mese per sapere dove sono. La sua frase tipica è " Io sono un bulgaro vero".  Foto ricordo e parto per Lom il primo obiettivo di oggi, dista circa 60km. I primi 10 su strada ampia, ma molto trafficata anche da camion. Alcuni salutano con colpetti di clacson. Poi una deviazione per Lom mi immette su di una meno battuta. Il percorso passa a bordo tra pianura e colline, qualche saliscendi.
Ma noto che su di un nido sono tornate le cicogne.

Quando mancano circa 10km a Lom, arriva da dietro il ciclista svizzero che già avevo incontrato 2gg prima. La sua andatura era doppia della mia, come fa ad arrivare da dietro? Penso. Facciamo un po' di strada insieme,  anche lui si è fatto uno scudiscio come il mio per allontanare i cani che lo hanno tormentato. Non sono quindi il solo. Mi dice però che la frontiera Georgia Azerbaijan è stata chiusa per disordini ed è preoccupato per il proseguo del viaggio.  Io non riesco a preoccuparmi, manca ancora troppo, le cose potrebbero aggiustarsi. Ci salutiamo anche perché lo vedo soffrire alla mia andatura e con poche rabbiose spinte scompare dietro la prima curva. Beh la lumaca ha superato la lepre. Mi ha raccontato di non aver trovato nulla per dormire, dopo aver passato ieri sera il confine bulgaro.  Penso che debba aver fatto la strada lungo il Danubio, altrimenti non si spiega. Dove abbia dormito non lo dice. Con consueta lentezza proseguo per Lom, mi fermo spesso, ho dolore alle ossa ischiatiche e mi alzo spesso di sella. Ma una fotografia,  una pisciatina,  uno sguardo alla mappa sono dei toccasana.  Così arrivo a Lom, ho sete, vorrei una coca cola e mi fermo davanti ad un chiosco anche per decidere la meta di oggi. Scelgo Kozloduy che dista 46km. Su maps è segnato un hotel, ma per sicurezza provo a chiamare,  il telefono non prende. Intanto che riprovo si avvicina un ragazzo ed in inglese mi chiede dove vado e da dove vengo.  Quando scopre che sono italiano un gran sorriso, e dice:" pure io, vivo qui da qualche anno, mia moglie è bulgara ed essendo programmatore posso lavorare da qualsiasi parte". Poi mi dice che si chiama Gennaro e proviene da Monte Procida. Ottimo, gli spiego il mio problema e lui dice " sono a tua completa disposizione,  chiamo io l'albergo." In meno di un minuto la camera è confermata e viene anche specificato che vi è un garage per la bici. Sto per prendere la mia bibita, ma non accettano la carta, only cash. Io non ho Lev,  moneta bulgara. Chiedo per un bancomat che mi viene subito spiegato il dove da Gennaro. Ma la bibita intanto me la offre lui. Dice che anche lui va in bicicletta e faceva anche qualche gara al suo paese, ma qui solo per diletto.  Quest'anno non è ancora uscito per il freddo. Così dopo una foto  ringrazio e riparto per kozloduy, subito una salita aspra su porfido mi mette alla prova e poco dopo vengo ancora superato dallo svizzero.  Guarda chi si rivede, un saluto rapido e lui sparisce oltre la mia vista, ma…"E tu che ci fai qua?" È Gennaro in abito da ciclista e con una bella  bici da corsa. "Sono stato  casa e ho raccontato a mia moglie dell'incontro e mi ha detto perché non approfitti del sole vai anche tu, ed eccomi qua, farò un pezzo di strada insieme a te" Che bello, non avrei mai immaginato tanto. "Tu sei San Gennaro " "Mi hai già fatto troppi regali" . In compagnia è bello, dopo tanti giorni in solitudine,  parliamo un po' di tutto.


Di come si vive a Lom, dei servizi bulgari, delle tasse, dei figlie dei fratelli.  Vengo così a sapere che pur essendo gli stipendi un po' più bassi, con il fatto che le tasse sono minime rispetto all'Italia e il costo della vita è circa la metà è anche conveniente.  In Italia torna a Luglio e Agosto per godersi il mare e la vela che pratica. Così,  ridendo e scherzando e parlando delle donne bulgare che sono molto belle, i chilometri volano e ci saluteremo dopo circa 20. Il sole ora scalda e la temperatura è salita a 15°C. Uno spettacolo di colline fiorite e paesaggi da acquarello. 




Arrivo quindi dopo un'ultima salita in vista della meta, che raggiungo, senza affanno alle 17,45 locali, 16,45 Italia. 

Questa sera ceno in camera, sono stato alla Lidl che è prossima all'hotel per la spesa.

La camera costa solo 25€ e per me è ideale.

Ciao,  alla prossima. 

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...