Translate

mercoledì 5 aprile 2023

34esima tappa


 Unya-Ordu 85km, tempo 13°C. Cielo sereno, vento assente.
 

Se dovessi riassumere in due parole la giornata di oggi direi: il piacere di pedalare. Oggi è stata una giornata magnifica, il sole è durato tutto il giorno, avevano dato pioggia per il pomeriggio, la temperatura al mattino era già di 13 gradi ed è salita gradualmente fino ai venti, la strada è stata ottima,  un paesaggio molto bello in riva al mare, per di più una gran parte del percorso è stata fatta su una strada secondaria un po' più lunga, ma poco trafficata.  Dopo i primi 20 km mi fermo a una stazione di servizio dove vedo dei motociclisti e non tardo a capire che è un gruppo di italiani. Ci salutiamo amichevolmente e scambiamo un po' di informazioni, è stato piacevole poter parlare ancora in italiano dopo tanti giorni. Provengono da diverse parti d'Italia, alcuni di Roma e altri di Mantova, la conversazione è allegra e anche un po' goliardica. Loro faranno un giro in Georgia e Armenia prima di rientrare in Italia.




 Io proseguo su questa strada secondaria che presenta qualche saliscendi,  in assenza di traffico e con un bel panorama alla mia sinistra è un piacere pedalare.




Dopo una decina di chilometri mi fermo per mangiare qualcosa e un istante dopo due ragazzi in bicicletta arrivano davanti a me, ci scambiamo due parole in inglese, ma capiamo subito di essere tutti italiani. Questa giornata ha dell'incredibile, due incontri con italiani a distanza di qualche chilometro, mi chiedo come facciano ad avere una bici da corsa senza neanche un bagaglio a presso, mi dicono che sono in giro da alcuni mesi e poi mi spiegano che sono dotati di un camper. Hanno fatto un giro molto lungo in Asia e sono arrivati col camper in Nepal poi non potendo proseguire attraverso il Myanmar sono andati comunque a visitare la Thailandia con un volo aereo. Adesso stanno rientrando in Italia e si godevano anche loro una passeggiata in bicicletta in Turchia. Si chiamano Natalia e Gabriele e sono di Vicenza.


Mi spiegano che poco più avanti dove hanno lasciato il camper vi è un faro ed è un posto molto carino per fare una sosta. Allora proseguo con entusiasmo e decido che mangerò qualcosa in questo posto indicato quando arrivo. Noto con piacere il loro camper molto simpatico, pieno di scritte e di firme probabilmente raccolte durante il viaggio.

.

Poi in direzione del Faro una signora mi offre un chai che bevo volentieri su una terrazza che dà sul mare che qua è particolarmente trasparente e azzurro.




Mentre proseguo per arrivare al faro un ragazzo turco di nome Hamin mi chiede informazioni sul mio viaggio e insieme facciamo una bella chiacchierata aiutandoci anche con il traduttore.




Sembra che oggi tutti siano interessati alla bicicletta, poco dopo infatti tre ragazze turche mi fermano anche loro chiedendomi dove vado e da dove vengo, parlano un ottimo inglese e non sono bardate alla musulmana, una di queste mi dice di amare la bicicletta e di avere un negozio di biciclette in una località che non ho capito bene dove sia. Faccio gli ultimi metri e mi posiziono proprio davanti al faro dove scatto una foto e mangio una ciambella che avevo preso al mattino prima di partire.




Sono contento, non sono per niente stanco e la giornata è stata stupenda, mi restano ancora gli ultimi 30 km per arrivare nella cittadina di Ordu dove dormirò questa notte, l'albergo è buono e sono qui a scrivere il racconto.


Ciao a tutti buona settimana di Pasqua è alla prossima

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...