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giovedì 23 marzo 2023

21esima tappa

 Gurkovo-Harmanli 106km, temp. 8°C, Cielo coperto,  vento assente. 


Partenza ore 8,15, ho gonfiato un po' la posteriore perché perde pressione. 

Poi direzione Sud-Est, oggi avendo studiato strade alternative alle principali, sono stato ripagato da un bel percorso, poco traffico,  paesaggio nella prima parte quasi alpino.



L'asfalto è stato quasi sempre buono, solo 5km di pave'. Se non fosse stato per il cielo cupo, la tappa sarebbe stata perfetta. I primi 50 sono passati in poco tempo, allora ho fatto una pausa caffè da un benzinaio con baretto annesso.  La signora, anche se non capiva una viola, è riuscita, alla fine, con pazienza a darmi quello che volevo.


Poco dopo, in un posto di blocco della polizia, sono fermato, il policeman con un ottimo inglese mi ha chiesto dove ero diretto e aggiungendo di non fare l'autostrada ( raccomandazione superflua) dopo aver dato uno sguardo al percorso che mi ero segnato, mi dice che posso proseguire. 





Piccoli paesi, molto trascurati, tante case abbandonate e semi distrutte, residui industriali dismessi hanno caratterizzato la seconda parte del percorso.



Ora quasi tutti i nidi delle cicogne sono abitati, segno di primavera imminente.

La gente che ho incontrato era quasi tutta di carnagione olivastra probabilmente rom. Molti fermi lungo le strade o seduti sull'erba bagnata. Cosa mai faranno lì? 

In un piccolo paese dove era segnalata una chiesa di San Giorgio,  carina da fuori, ma chiusa, mi sono fermato per mangiare un po' di pane e qualche albicocca secca che avevo con me. Vicino a me un gruppetto rom con una ragazza vestita da "fata turchina" con tanto di vistoso diadema dorato. Tutti fermi e in parte seduti su di uno spartitraffico. Chissà? Mistero! In ogni caso proseguo senza chiedere,  non voglio fare gaffe. 



Già da lontano si vedono ciminiere che fumano e grossi complessi industriali questa volta in funzione. Poi attraverso una grossa centrale termoelettrica, almeno penso. Nel paese di Galabovo. Aspetto inquietante, ma la maggior parte del fumo emesso che sembra aver creato le nuvole, dovrebbe essere vapore d'acqua, appunto. In ogni caso un flow down per circa 7 km in direzione dell'aria. Nero deposito sull'erba.





Anche un lago artificiale a fianco serve la centrale.  


A seguire paesi brutti come la peste, in particolare Simeonovgrad dove ci sono solo palazzoni di epoca sovietica.


Così arrivo abbastanza presto alla mia meta di oggi, qui siamo in collina e vi è pure qualche vigneto ad interrompere la monotonia dei cereali. 


Albergo modesto, ma personale e amici del personale simpatici, mi accolgono con sorrisi e vogliono che faccia una foto con loro.  Milan, Stefan Gregory.


Come sempre il rituale della sistemazione in camera, con le varie ricariche dei dispositivi e doccia calda rigenerante. 

Tra poco, ristorante. Vedrò se posso variare un po' il menù. 

Domani se tutto va bene passerò il confine turco. Devo spendere i lev che ho nel portafoglio,  pochi per fortuna. 

Ciao alla prossima. 

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...