Translate

domenica 27 agosto 2023

178esima tappa

 Iyo Saijo- Nishiiyayamamura 87 km. Temp. 27°C. Cielo sereno,  vento assente.


Oggi tappa che si è conclusa in montagna,  e precisamente nella valle Iya, valle molto decantata da Alex Kerr nel libro "La bellezza del Giappone segreto " . Libro che vi consiglio di leggere per capire un po' di più il Giappone.  Dopo averlo letto in preparazione al viaggio avevo deciso che se fossi arrivato in Giappone sarei andato a vedere questa valle così misteriosa, ma ancora autentica.
Nella prima parte del percorso è ancora a bordo costa anche se raramente si vede il mare, la statale 11 fa da riferimento.
Poi ci si addentra abbandonando la 11 per prendere la 192. Qui inizia un tratto di salita abbastanza lungo, ma mai impegnativo,  molto traffico e strada strettina. Poi con una galleria si passa sull'altro versante della lunga valle del fiume Yoshino e infine si imbocca sulla destra la valle Oboke in cui scorre un grande fiume a carattere alpino dove si fa rafting.  La valle Iya è una diramazione di quest'ultima,  un bellissimo fiume verde tipo Sesia la percorre appunto l'Iya. La strada è strettissima, le poche macchine che passano devono trovare un slargo per incrociarsi. Tutto boschi e fiume poderoso.







A circa 10 km è segnalata un'area di campeggio,  è lì che sto andando.
L'area è vicino al fiume con alcune casette in legno, servizi e parcheggi,  ma una catena sulla strada indica che è al momento chiusa. 
Decido comunque di scendere a vedere,  effettivamente è deserta. Un vero peccato.






Purtroppo essendo in questa valle disabitata anche il telefono non prende.
Mi sono comunque lavato e cambiato,  ora decido se fermarmi o proseguire.
Ho visto che a circa 6 km dovrebbe esserci un Hotel, decido di proseguire,  alla peggio posso sempre tornare qui.
La strada è molto piccola e in costante salita seppur non ripida.  Finalmente intravedo una costruzione che potrebbe essere l'hotel, sembra abbastanza vicino, ma con la strada a meandri non ci si arriva mai. Quando Finalmente arrivo mi accorgo subito che ci sono macchine parcheggiate ovunque anche in strada, data l'ora sarà ben difficile che ci sia posto.
Entro nella hall tutto sudato, un commesso mi porta un bicchiere d'acqua e mi dice che se voglio andare in piscina sono ancora in tempo.  In piscina magari ci andrò, ma prima vorrei una stanza.
L'albergo è completo,  non ci sono camere disponibili.  Con il portiere cerco di fare fare un po' di amicizia sfoderando il miglior sorriso e chiedendo aiuto, vista l'ora tarda e il buio incombente sono un po' preoccupato. Riesco solo a far chiamare un altro hotel nel paese successivo, che conferma di avere una camera disponibile.  Sono altri 6 chilometri e fuori è già buio, accendo le luci e parto di gran carriera,  ce la posso fare!
In quel mentre scoppia un temporale di quelli di montagna, sotto un albero faccio appena in tempo a mettere al coperto il telefono ed indossare la mantellina che sono investito da un acquazzone potente. Pedalo in fretta ma la strada è un lago e non vorrei proprio finire anche a terra o meglio in acqua. Ormai sono completamente bagnato, la mantellina non è servita a nulla, ancora una rampa ripida per arrivare all'hotel.  Un bel albergo tutto illuminato con un ingresso con moquette chiara, mi sembra di rovinare ogni cosa entrando così grondante di pioggia. Un ragazza che era in reception mi viene incontro sorridendo e mi porge un asciugamano, che bel gesto! Ma ci sarà la camera? Ancora qualche minuto di esitazione poi la conferma.  Posso dire come S.Francesco "questa è la vera letizia".
Come si apprezza di più una cosa che si è penato per averla.
Ora sono in camera, non c'è ristorante e fuori diluvia ancora, ma ho qualche riserva alimentare e per stasera va bene così.

Ciao, alla prossima. 

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...