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giovedì 13 aprile 2023

42esima tappa

 Zestaponi-Gori 118Km, tempo.12°C. pioggia. 



Questa mattina è stata particolarmente dura alzarsi dal letto, un po' per la stancata del giorno prima, un po' perché fuori piove e l'idea di partire subito sotto l'acqua mi faceva venire i brividi. Indugio quindi fino alle 7,45 poi su dal letto. Preparo tutto e scendo, la bicicletta ha entrambe le ruote gonfie, tiro un sospiro di sollievo. Poi esco carico tutto e parto alla ricerca di un bar per la colazione. Un chiosco con davanti un bel tendone penso possa andar bene, chiedo se fanno caffè e quindi mi fermo. Poi siccome voglio anche mangiare qualcosa mi danno un menù incomprensibile, scelgo a caso, prima mi portano un hot dog in pasta sfoglia, poi una specie di focaccia a barchetta con dentro formaggio fuso, due uova al tegamino e pezzi di burro che riesco a togliere prima che si sciolgono.  La preparazione è stata lenta 20-25 minuti, intanto ho osservato numerosi scolari che prima di andare a scuola ritiravano la merenda.

Mangio con calma e quando mi decido a partire sono ormai le 9 passate. È prevista pioggia tutto il giorno, aspettare non serve. Poi smetterà solo sull'altro versante.

Una volta imboccata la statale che porta verso Tbilisi ho già i piedi bagnati nonostante le galosce. 

La strada entra subito in una valle stretta e tortuosissima, a fianco un fiume impetuoso carico d'acqua.

La strada sale con costanza, senza bruschi strappi, valichero' a 1150 m. Purtroppo a fianco per tutta la salita stanno costruendo un'autostrada e decine sono i cantieri aperti, viadotti e gallerie si intersecano con la statale. Una moltitudine di mezzi tra camion che movimentano terra, ruspe, pale meccaniche etc. entrano ed escono sulla strada portando cumuli di terra rossa che con la pioggia trasformano l'asfalto in una melma appiccicosa. Quando ti passano accanto, gli spruzzi di fango arrivano anche sul naso.

Per fortuna le pendenze non superano mai il 9%. Pochi sono gli agglomerati di case, tante baracche in legno espongono anfore e vasi di ogni misura.

Procedo lentamente, ma senza fermarmi così alle 13 finalmente valico passando per un ultimo tunnel piuttosto lungo. 3 ore e 30 per fare i primi 50 km, ma sono soddisfatto e non troppo stanco, il vento a tratti forte, per fortuna, è sempre stato alle spalle.

Sul lato opposto mi aspettavo una discesa che però è appena accennata per un paio di km. Poi vi è il tratto di autostrada già ultimato. Qui si può fare anche in bici. La strada diventa ampia e una grande corsia d'emergenza mi protegge. 

Il percorso è in leggerissima pendenza e con il vento a favore riesco a tenere una media alta per diversi km.

Così alle 18,00 ho completato la tappa con altri 68 km, totale 118 fatti con dislivello in salita di oltre 1000 metri. Non male. Se non ci fosse stato il vento non ci sarei arrivato.





Quando entro in questa cittadina lo scenario è spettrale, numerosissimi block del periodo sovietico 1920-1992 sono abbandonati e semi distrutti, così l'industria pesante voluta da Stalin dal 92 ha avuto un tracollo. Va anche ricordata la guerra russo georgiana del 2008 quando truppe delle regioni confinanti di Ossezia e Abkhazia con appoggio dell'aviazione russa scaricarono bombe e uccisero anche civili.

Il solo nucleo apprezzabile è quello storico vicino alla fortezza medievale.



Qui trovo anche un piccolo hotel gestito da una signora che parla abbastanza bene l'italiano. Dice che ama l'Italia e ha imparato l'italiano perché è appassionata di calcio e tifa Napoli, io in materia sono molto più ignorante di lei e non so minimamente citare formazioni, allenatori e classifica.

Dopo essermi sistemato vado a cena al ristorante Stella molto vicino. Vi è un tavolo con una decina di russi che hanno infinite portate che avanzano, vino bianco e rosso e io solo come altro cliente.

Ordino del pollo in salsa di melograno, molto gustoso e delle palle fritte di patate ripiene di formaggio.



Tutto ottimo.

Alla prossima.

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...