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giovedì 24 agosto 2023

175esima tappa

 Hiroshima-Kure 29 Km, cielo sereno,  temp 28°C. Vento assente. 


Oggi quasi l'intera giornata passata a visitare i luoghi della memoria, appunto,  fare memoria di quanto qui è accaduto il 6 agosto 1945.

La città di Hiroshima oggi è una città moderna e dinamica in cui vivono più di un milione di abitanti,  città portuale ed industriale,  circondata da verdi colline. La ricostruzione iniziò quasi subito dopo la bonifica dell'area 1948, decisero però di lasciare la parte centrale, punto dell'epicentro, non edificata, ma a giardino della pace. In questo luogo è stato anche conservato un edificio che resistette seppur parzialmente distrutto all'esplosione e che all'epoca era la borsa, ora patrimonio dell'umanità UNESCO.  Nel giardino vi è anche un memoriale costruito nel 2001 e il museo della distribuzione di Hiroshima. 

La mia visita della città comincia proprio da questi luoghi simbolo.

Inutile dire di come ci si possa sentire nel camminare in questa area con atteggiamento di ascolto, e preghiera.  

Cammino a piedi con la bicicletta a mano, ma anche i passi su questo terreno sembrano essere di troppo, sembra di stare profanando un terreno sacro per tutte le vittime e sofferenze che sono avvenute.

Mentre fotografo i resti dell'edificio simbolo mi avvicina un signore e con estrema gentilezza mi chiede da dove vengo.  Poi con il cellulare impostato in italiano mi dice che è il figlio di un sopravvissuto e avrebbe piacere di scattare una fotografia con il mio cellulare da tenere come ricordo della visita. Lui non vuole essere ripreso, ma foto è  questa:





Non ho capito troppo il significato del gesto, ma forse lo capirò con il tempo. Poi mi viene spontaneo sedermi e pregare per le vittime e per l'umanità intera.







Il memorial e ipogeo, luogo silenzioso e di meditazione, al centro di una sala una fontana zampilla è il solo rumore che si percepisce, tutti camminano in silenzio come se avessero pantofole ai piedi.

Ci sono anche fotografie delle vittime e testimonianze dei sopravvissuti.





Nel museo, invece vengono ricordati i momenti appena prima e dopo l'esplosione, le immagini e i filmati sono molto crudi, anche se l'intento è di raccontare la verità sull'atomica, gli effetti immediati e quelli postumi,  la bonifica dei luoghi e la ricostruzione della città. 

Ieri sera prima di addormentarmi avevo letto alcune discussioni su come si fosse arrivati all'uso bellico della bomba, i pro e i contro e il dibattito prima e poi.

Tutte cose che già si studiano anche a scuola o che periodicamente vengono ricordate dai media, ma essere fisicamente sui quei luoghi ha avuto su di me un impatto profondo e indelebile. 

Il pensiero corre a pensare quanto siamo fortunati a non dover rivivere drammi simili, almeno speriamo. Tutte le nostre ansie, paure, tristezze, delusioni diventano un nulla, un'inezia in confronto, un superfluo evanescente e ingordo bisogno di attenzioni. 

Il giardino della pace non è molto grande, ma si gira volentieri a piedi, qualche stele, qualche simbolo di pace, i disegni e collage che i bambini hanno fatto per la pace. Vi è anche una grande campana buddista con il percussore sospeso.




La visita a Hiroshima era un proposito che mi ero fatto ancora a casa prima di partire, ed è stato un tributo doveroso anche se faticoso per l'anima.

Interrompo i pensieri tristi cercando un negozio di hi tech per comprare il caricabatterie wireless,  ma dopo averne girati un paio desisto. 

Ultima cosa che visito a Hiroshima è il castello, si trova abbastanza vicino ai luoghi della memoria. È stato interamente ricostruito negli anni '60 perché totalmente distrutto nel '45. Non è molto interessante,  tranne un tempio shintoista al suo interno e un bel giardino circondato da un fossato. 








Sono ormai le 12, mangio un tramezzino in un centro commerciale e mi avvio verso Nord per uscire dalla città.  Oggi faccio pochi chilometri,  ma così domani potrò partire senza troppo traffico. Nella vicina cittadina di Kure trovo, con una certa fatica, un hotel che ha una camera disponibile,  purtroppo solo con il futon e abbastanza caro, pur essendo modesto.


Ciao, alla prossima

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Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...