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venerdì 10 marzo 2023

Decima tappa

 Nova Gradiska-Slavonski Brod 60km

Partenza ore 8,00 Temp.9°C, cielo nuvoloso che promette e mantiene pioggia.


Carico il Lupo Grigio del suo fardello con l'ormai consolidata liturgia. Prima aprire il lucchetto, poi borsa sinistra dalla parte del cavalletto, a seguire la destra, il top, e per ultimo il materassino fissato con l'elastico. Poi si accede la luce lampeggiante sul caschetto e la luce rossa posteriore, infine si fa partire il contachilometri e si è pronti per il colpo di pedale. Tutto ha un senso e una gerarchia, altrimenti si rischia di dimenticare pezzi.

La tappa di oggi non l'avevo definita a priori, mi ero detto per Slavonski Brod ci devi passare, poi da lì decidi.

Subito qualche difficoltà ad imboccare la strada, maps non si orienta e io meno. 

Davanti alla basilica di Nova Gradisca una statua che raffigura Giovanni Paolo II genuflesso e orante la madonna per fine dei conflitti. 


Qui questo Papa è molto venerato, la sua inconfondibile effige si trova spesso.

Poi riprendo un percorso simile al giorno prima, a bordo colline, con case a destra e manca. 

Chiese fatte con lo stampino per i biscotti di pasta frolla. Le case però non più mitragliate come ieri.




Oggi il vento è assente o debolmente contrario. Avverto subito una certa indolenza ad avanzare. Le gambe girano male, il ritmo tarda, qualche dolore al collo ed a una chiappa. La media è impietosamente bassa 15km/h,  sento il peso del bagaglio e mi chiedo se potevo essere più essenziale, nelle prossime tappe cercherò a cosa posso rinunciare. Mi fermo sovente, prima a gonfiare le gomme chissà mai…poi ad alzare un tantinino la sella, poi ancora ad oliare la catena. Insomma per farla breve oggi ho poca voglia di pedalare.

Alle 10, come previsto comincia a piovere, una pioggia debole ma che mi costringe a mettere la mantellina.

Nulla di interessante da segnalare,  solo pecore equilibriste.



Così con estrema lentezza arrivo alle 12 a Slavonski Brod, la pioggia intanto batte con decisione crescente. Mi infilo in una delle solite cabine per chi aspetta il bus e consulto la mappa per individuare la meta di oggi. Purtroppo per molti chilometri non ci sono paesi un po' importanti dove si può trovare un ostello o albergo,  di piantare la tenda sotto la pioggia in un terreno macerato non ne ho voglia. Così decido di trovare qui un rifugio. A qualche chilometro vi è un Moto Klub Hotel che fa al caso mio, fisso con booking la prenotazione 32 € + 6 se si vuole il breakfast. Qualche difficoltà ad arrivarci perché il navigatore mi porta ad un bar club di motociclisti "Harley Davidson Pub." Entro con molte perplessità e gli avventori, tipici harleysti mi squadrano stupiti. Sì,  sono tutti simili, stazza possente, barba incolta, chiodo, e sbracciati o mezze maniche. Ovviamente con boccale di birra in mano. Azzardo a chiedere la barista se ha la mia prenotazione sapendo già la risposta. La sua testa ciondola ed io esco sotto la pioggia deluso. Poco dopo però uno di loro esce e mi aiuta a trovare il moto klub brod-accommodation. Anche quando vi arrivo dinnanzi devo chiedere perché è il sito della motorizzazione civile, sul piazzale stanno facendo esami di guida. Alla reception però tutto regolare, mi viene assegnata un bella camera tutta per me con 4 letti e bagno privato. La bici in deposito chiuso a chiave. Intanto è uscito un bel sole, un po' di rammarico per non aver proseguito,  ma sarà giornata di recupero fisico e psicologico,  penso.




Posso quindi raccontarvi la storiella anticipata ieri. Un croato conosciuto a Zagabria, ma della campagna a proposito dell'entrata nella Comunità Europea dello stato. Mio nonno, mi dice è nato ottomano, ma poi ha combattuto per l'Austria contro l'Italia, mio papà è nato italiano, ma poi ha combattuto gli italiani con Tito, io sano nato titino, ma ho combattuto contro i serbi per l'indipendenza croata, ora siamo diventati europei, ma forse moriremo diversi ancora. La mia famiglia da secoli non si è mai spostata. Insomma territori che nei secoli sono sempre stati contesi.

Per finire questo post, poco interessante, ho fatto bene a fermarmi,  alle 15 si è scatenato un temporale da tregenda e ancora piove forte. 

Lungo il percorso i nidi delle cicogne sono ancora vuoti. Presto ne arrivera una, particolarissima per me.



Ciao,  alla prossima 

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...