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domenica 9 aprile 2023

38esima tappa

 Trabson-Andersen 130 Km, tempo. 9°C. Cielo velato, vento assente.


Oggi la tappa è filata via liscia come l'olio, partenza alle ore 8:30 la temperatura accettabile sui 9-10 gradi e il sole è leggermente velato. Non si teme pioggia. I primi chilometri scorrono velocemente, la strada è poco trafficata e ho sempre sulla destra le montagne con le loro cime innevate che tra breve dovrò affrontare, mentre sulla sinistra il Mar Nero, perfettamente liscio e calmo.




Dopo circa 50 km un posto di blocco della polizia un graduato mi fa segno di fermarmi. Non è un controllo, vuole solo parlare, mi fermo e mi chiede se posso conversare con lui per qualche minuto. Ovviamente accetto anche perché come potrei dire di no ad un ufficiale in divisa.  Mi offre subito la sedia, con un buon inglese mi chiede informazioni sul mio viaggio.


Sempre con un gran sorriso e con la voglia di conoscere questo ciclista e di fare pratica di conversazione in lingua. Da quello che ho capito, lui ha studiato inglese a scuola e poi si è perfezionato su una piattaforma tant'è che parla con disinvoltura e con ricchezza di termini. Mi chiede come trovo il suo accento inglese, proprio a me lo deve chiedere? Ovviamente è buono perché se lo capisco io.  Parliamo delle nostre famiglie di quanto si guadagna in Turchia, di come si vive e di un sacco di altre cose. I cinque minuti diventano più di mezz'ora, poi mi presenta i suoi collaboratori che sono nella piccola stazione e mi offre un dessert di baklava.  Io ne prendo un pezzo e aspetto che anche lui faccia altrettanto, ma lui dice che non può farmi compagnia perché sono ancora in ramadan. Finirà il 21 di aprile. Io per quella data dovrei già essere in un paese ortodosso.  Ci scambiamo una foto e numeri di telefono, aggiunge che è interessato a venire in Italia vorrebbe andare in Sicilia a vedere l'Etna.  Gli faccio presente che io abito molto lontano da quel posto, ma se passa dalle nostre parti e il benvenuto.  Mi lascia il suo numero di telefono e mi dice di darlo pure ai miei amici che possono essere interessati a venire in queste zone. Dubito che qualcuno abbia intenzione di fare un viaggio da queste parti, in ogni caso se ci fosse chiedetemelo pure.  È stato un bel incontro, molto cordiale e simpatico.
Dalla città di Samsun fino a Trebisonda le coltivazioni erano quasi interamente noccioli. Da Trebisonda a dove mi trovo ora invece sono tutte coltivazioni di tè. I terrazzamenti sono tutti coperti dagli arbusti di tè. Sembra un giardino.



Riparto verso la città di Rize dove arriverò poco dopo le 12:00.  Oggi voglio fare un po' di chilometri approfittando del tempo buono, del fatto che la strada è completamente piana e non c'è vento.

Dopo circa un'ora mi fermo per bere qualcosa ad una fontana, lì vicino ci sono degli anziani seduti ad un tavolo. Quando sto per andare vedo che uno si avvicina con occhi curiosi e mi chiede da dove vengo. Alla risposta "sono italiano"  s'illumina e comincia a parlare italiano, anzi a canticchiare una filastrocca che io non ho mai sentito, ma che racconta dei prodigi della frutta di stagione.  Sorrido e applaudo alla fine, mi dice  che ha lavorato a Trieste come portuale per circa vent'anni, è strano che una persona anziana sia ancora curiosa è interessata ad uno straniero. Di solito capita ai giovani. Anche con lui una fotografia, mi dice anche il suo nome, ma io non ricordo bene forse Nick ma non sono sicuro. È stato un buon incontro pasquale, del tutto inaspettato.




Arrivo dopo 130 km nel paese di Andersen che penso non abbia nulla a che fare con l'autore delle favole, mi sistemo in un bell'albergo e per cena uno stufato con piselli e un po' di riso bianco. Non sono per niente stanco questa sera. Domani si riprende.



 Ciao, alla prossima

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...