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lunedì 6 marzo 2023

Sesta tappa

 Ajdovicina-Lubiana 70km




Ebbene sì, sono arrivato nella prima capitale straniera,  non sono riuscito a fare la foto di rito davanti al cartello perché non c'era, ma andiamo per ordine. Questa mattina parto dalla mia bellissima suite nel bosco alle 7,30, cielo nuvoloso che non promette nulla di buono, temp 5°C, vento assente, spero che non si faccia vedere per un po'. Subito una scelta importante, ci sono 2 strade che portano a Lubiana, una diretta per le montagne 63 km, l'altra passa per Postumia di 86Km. La seconda passa in fondo valle, già l'avevo fatta questa estate ed è un continuo saliscendi a fianco dell'autostrada ed è più trafficata. Avete già capito, si sale in montagna,  sono o non sono un montanaro di pianura! I pensieri del mattino a volte sono lucidi e chiari, appunto, a volte! Beh tra di me penso, grossa fatica iniziale poi discesa  e arrivo fresco fresco a destinazione. I primi Km sono durissimi 13% poi cala al 10% e per finire 6 km di su e giù. Posso dire di aver fatto il battesimo delle salite. Dislivello totale 900m, per i bobbiesi un Penice però non così regolare. Subito devo utilizzare il rapporto più agile che ho (grazie officina Orsi che me lo ha montato) meno di 2m per ogni giro di pedale, la velocità o meglio la lentezza è 4-5Km/h per la parte dura, meno di così non ho più equilibrio e fatico anche con il manubrio con continue correzioni. Il peso delle borse in salita si sente eccome,  sembra di avere i freni tirati tanto che guardo i pattini se toccano il cerchio. Il respiro diventa subito affannoso e il ritmo fatica ad arrivare.  Cerco di non pensare alla strada, di guardare l'orizzonte, ma ingannarsi non è semplice.  Quando vedo uno slargo o una piazzola di sosta sento dentro di me una vocina che dice:" Fermati un attimo, fai una foto, hai tanto tempo, nessuno ti insegue, etc." La tentazione è grande e quasi sempre la scaccio, ma quando effettivamente l'ascolto me ne pento subito alla ripresa.  Le gambe urlano e vorresti subito fermarti di nuovo, ma poi passa. Per fortuna la strada si ammorbidisce un po', riprendi coraggio. La temperatura scende man mano che salgo, sul passo sarà 0°C. La neve prima compare sui bordi, poi salendo copre prati e boschi. Il paesaggio è alpino, peccato non ci sia il sole.





Così tra preghiere ed imprecazioni arrivo in una località di nome Col.



Forse ci siamo,  l'etimo sloveno non sarà troppo diverso da quello italiano. Quando sei stanco e vorresti che il supplizio finisse presto perché pensi di morire sei positivo, poi lo step successivo,  ti auguri di morire presto. A questo step non ci sono arrivato (lo riservo per il futuro). Infatti dopo breve discesa la strada ricomincia a salire con un bel drittone che non lascia dubbi. Quando si pedala sui tornanti hai nella curva 3 o 4 pedalate di recupero, ma quando è  dritto….Quindi altri 5 km di saliscendi tra i boschi di pini con neve abbondante poi trovo un cartello singolare. Hrusica muzej ad pirum. (Forse sono arrivato nei pressi di San Damiano?).



Ovviamente no! Ma da lì in poi la strada comincia a scendere. Miracolo! Miracolo! Sorrido come un bambino a cui si da una caramella. Alt? Fermata d'obbligo, bisogna coprirsi. E sì, nonostante il freddo sono sudato e per esperienza so che la discesa non perdona. Volo come un pipistrello curvando a destra e a manca e in pochi minuti arrivo al primo paese in fondo valle.  Un languorino si fa largo tra le sensazioni, mi fermo in un baretto per un tè e una fetta di strudel. Una cameriera, alquanto carina (lasciatemi almeno il piacere di guardare) mi serve il dolce bollente con contorno di fettine di mele fresche. Il locale è piacevolmente caldo e dalla finestra posso controllare la bici. Vedo che fuori comincia a piovere con decisione.  Ci penserò dopo, ora mi godo questo momento e penso "...Messer buon Dio grazie di cuor.." canzone scout. Ma lo stato di grazia finisce con l'ultimo boccone, mi vesto e sono pronto per ripartire. Come esco, secondo miracolo, la pioggia cessa immediatamente.  (e c'è ancora gente che non crede alla Madonna del però!). Neppure io ci credo, ma come dice il proverbio "tutti i santi aiutano " e aggiungo io "e tutti gli aiuti mi fanno comodo, non andiamo per il sottile".

Da qui mancano ancora 40km a Lubiana, li farò in 2 h ore circa su una comoda e sicura ciclabile a fianco strada la D1. Qui il paesaggio non è il massimo, la bici corre veloce e avrò modo a Lubiana di dilettare gli occhi.




Prima di arrivare mi fermo ad una pensilina del bus, seduto su comoda panchina, riparata da vetri (anche questa è civiltà)  cerco l'alloggio per la notte. Voglio trovare un air B&B con uso di cucina, in quanto questa sera cucinero' io, essendo lunedì, i negozi sono aperti, avrò tutto il tempo per fare acquisti. Ne trovo uno in centro storico che fa al caso. Contattato il gestore per le indicazioni di accesso, mi sistemo al caldo con grande soddisfazione. Per la cronaca 48€.

In realtà la tappa è di 70km non di 63 come diceva Maps, ma essendo solo le 14 sono soddisfatto.





 

Ciao alla prossima. 

190esima e ultima tappa di PedalEst

Atsugi-Tokyo 46 Km, temp 25° C, pioggia,  vento leggero da SE. Tokyo 0 Km. Foto scaricata da Wikipedia  Ebbene sì, sono arrivato alla meta. ...