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giovedì 1 giugno 2023

 91esima tappa

KOL'TABAN-Zhansugirov 72 km, temp 12°C. cielo sereno, vento teso da Nord-Est

Ieri sera, dopo aver cenato con una pasta al sugo di pomodoro e una scatoletta di pesce non identificabile, mi sono fatto un Nescafè e ho acceso un fuoco. 

Mi piace molto stare ad osservare le fiamme che crepitano e il bagliore riflesso dai sassi mentre le faville volano in cielo. Ci starei delle ore, mi piacerebbe essere in compagnia e chiacchierare o cantare un po'.  Ho nostalgia dei tanti fuochi di bivacco trascorsi ai campi scout. 

Ma già così è bello, sentire il calore del fuoco e guardare il cielo intanto che tutte le stelle si accendono. La luna è crescente,  ultimo quarto, tra pochi giorni sarà lei la padrona del cielo. 

Ci vorrebbe un cicchetto o un bicchiere di passito, ma mi accontento del caffè da sorseggiare lentamente. 

Alle 21,30 è già buio pesto ed è ora che vada a dormire. 

Un sonno profondo al caldo del sacco a pelo mi traghetta fino ai primi chiarori dell'aurora ore 4,15, gli uccelli cominciano a farsi sentire e le rane altrettanto. 

Indugio ancora una mezz'oretta poi mi alzo e accendo il fornello per il tè.  Mentre si scalda l'acqua comincio a preparare le borse.

Al mattino mi piace fare le cose con lentezza, senza affanno, questo anche a casa, poi la giornata richiede ritmi diversi. 

Alle 6,30 sto già pedalando,  il vento è un po' meno forte di ieri 20 km/h circa, ma esattamente contrario e siccome la strada è un solo rettilineo sarà così fino alla fine.




Nei preparativi del viaggio avevo timore dei venti in Kazakistan ed avevo ragione.  Il vento in bicicletta è un grande nemico, con una bicicletta con borse ancora di più per effetto vela. 

Il vento ti può allungare la strada del doppio o del triplo quando è forte e contrario. 
Oggi vado piano, ma almeno vado. Alle 12,30 dopo sei ore ho percorso 50 km, fate voi la media.

La strada costeggia le montagne che sono i pre-Altai per fortuna alla base. Sul lato sinistro invece la steppa, un orizzonte lontano sembra di essere al mare, ovunque guardi nessun ostacolo, unica differenza è il colore verde spento.





Oggi ho poche riserve di acqua,  ma per i primi 50 km nessun centro abitato. 

Ad un tratto vedo operai intenti alla costruzione della seconda corsia. Mi fermo a salutarli, anche loro approfittano per una breve sosta e mi riempiono una bottiglia di thè freddo, io ricambio con quel poco che ho, qualche ciliegia. 

Poco dopo, 4-5 case e un market. È chiuso, ma bussando alla casa adiacente esce un uomo che è ben felice di servirmi.
Peccato che abbia solo biscotti,  pane, cioccolato e bibite.
Così pranzo con una pagnotta e una tavoletta di cioccolato kazako (molto buono) e una Pepsi. 

Intanto che mangio sotto al portichetto arriva un bambino sui 4 anni e mi da subito la mano, poi arrivano anche due sorelle più grandicelle, 6-8 anni, a vedere il marziano.
Chiedo alla più grande  se posso avere un chai e dopo poco arriva con un bicchiere di acqua bollente e una bustina  di tè solubile al latte. 

Riusciamo a dirci ciao e scambiarci i nostri nomi e per finire l'immancabile selfie. 

Riprendo a pedalare che sarà l'una e trenta, per arrivare a Zhansugirov mancano 25 km che faccio un po' più velocemente perché il vento, nel frattempo, è un po' calato.

A Zhasugirov è segnata una gostilnica, ma non è  la prima volta che quando arrivo sul posto non esiste. 

Entro nel piccolo paese che come si conviene qui ha un portale e alcuni monumenti di dubbio gusto. Tra l'altro vi è pure una pista ciclabile. 


La locanda esiste ed è gestita da turchi. Mi viene assegnata una camera con bagno che però non funziona. 
Per lavarsi bisogna uscire fuori sul retro dove c'è una sauna. Ho trovato molto peggio in Uzbekistan.  

Poi vado al market con la padrona di casa, sperando che mi cucini una pasta. Niet.


Mangerò freddo, c'è un bollitore in camera, lercio più della camera; se funziona mi farò un thè caldo alla fine.

Oggi quindi tanta fatica e pochi km, speriamo che domani vada meglio, ma molto probabilmente dovrò campeggiare perché sulla mappa per chilometri non appare nulla.

Ciao alla prossima. 


1 commento:

  1. Intorno al fuoco è sempre un piacere.. dolci ricordi tornano e sotto le stelle si favoleggiano nuove Avventure , tu la stai vivendo e chissà con che stellate!
    Siamo con te nella prateria e pure alla gostlina del turco, lí sta all'ocio.
    Il vento fa il suo giro e prima o poi ti sarà amico, comunque non ti scoraggia perché sei impavido!

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