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venerdì 23 giugno 2023

113esima tappa

Iodro-10 km dopo Aktas, 73 km, temp. 17°C. Cielo parzialmente coperto, vento assente. 

Dopo una grande bella dormita, questa mattina ho da trafficare con il raggio; non sto a tediarvi con i particolari,  ma i raggi che mi avevano regalato non vanno bene, sono riuscito comunque a sistemare in modo non troppo ortodosso, ma spero che giovedì Livio mi possa portare quelli giusti dall'Italia, però ho perso molto tempo. 

Solo alle 9 sono in sella, poco dopo è segnalato un sito archeologico, vedo anche turisti scesi da un pulmino che vanno a vedere, si tratta di un menhir e di alcune immagini rupestri. La guida che parla inglese mi fa molte domande che poi traduce ai turisti, in bicicletta sei sempre un"attrazione. 




Al paese di Iodro mi fermo per postare la tappa di ieri qui c'è campo.
Un ubriaco però si avvicina e mi importuna, io lo ignoro, puzza che fa schifo di alcol e di vomito faccio così invia e sarà subito in viaaa! 

200 mt dopo però tre ragazzi con le biciclette stanno per partire da una gostilna,  mi devo subito fermare. Uno si chiama Ottavio, uno Igor e la ragazza Maria (Mascia). Maria parla un poco di inglese,  ma capisce bene quello che dico e fa da interprete. 

Sono 3 amici in vacanza negli Altay per 2 settimane in bicicletta.
È stato un incontro molto bello e allora approfitto di Maria per farle chiedere alla reception se mi possono cambiare un po' di euro,  mi sono accorto di averne pochi fino a lunedì.
Non è possibile fare il cambio,  pazienza.



Siccome fanno la mia stessa strada chiedo se posso fare un pezzetto con loro, ma poi mi accorgo che hanno tre e-bike, grazie non fa per me,  anche perché la strada è un saliscendi con "sali" duretti. 

Ci salutiamo, immancabile foto. Dopo alcuni km vedo Ottavio sulla strada che mi ferma vicino ad un caffè.  "Se vuoi posso cambiarti io 100 euro" Ovviamente "Si".

Mi invita anche a bere una birra insieme,  "La birra no, ma una limonata la posso accettare "

Loro si sono fermati per il breakfast, zuppa in brodo con pasta e carne. 


Due di loro lavorano in campo tecnologico, l'altro è ginecologo.

Ci risalutiamo e parto, poi ci sorpasseremo a vicenda  un paio di altre volte.

Poco dopo un altro ciclo viaggiatore russo non mi sembra giusto ignorarlo anche perché arriva in senso contrario con un gran sorriso. 

La valle è davvero stupenda e sia le strutture turistiche, sia i turisti abbondano.









Oggi tante fermate, anche una per misurare precisamente i raggi che mi occorrono da comunicare a Livio.

Programmando di passare la frontiera solo lunedì;  ho tempo.

Mi fermo in un bel posticino dove affittano i cavalli per fare passeggiate,  mi danno una casetta e la cena per 22 euro.  Inoltre doccia calda e WiFi. 






Ciao, alla prossima. 

1 commento:

  1. Che bel paesaggio! Sarebbe da farci le vacanze se non fosse per la distanza e soprattutto la guerra... È una fortuna trovare tanti cicloturisti con cui confrontarsi e riprendere entusiasmo per il viaggio! Buon proseguimento in attesa dell'arrivo di Livio!

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