114esima tappa
10km dopo Aktas - Kos Altay 83 km, temp 8°C. Cielo coperto, brezza da sud.
Parto a stomaco vuoto, solo una tazza di tè bollente e gli ultimi 2 biscotti rimasti, tutti dormono ancora e mi dispiace svegliarli.
Preparo tutto e per le 8 sono in strada, è sabato la strada è deserta, è bello pedalare anche se c'è un po' di salita perché l'aria è fredda e promette pioggia.
Poco dopo nel senso contrario vedo un uomo in tuta che fa footing a bordo strada, lo saluto con un cenno, ma lui mi fa segno di fermarmi.
Le solite domande di rito, mi scappa un "dopo" in italiano, allora lui mi dice di conoscere la lingua perché è stato due anni a Cavalese, è un atleta e faceva parte di una squadra e si allenava in Italia per sci di fondo e ciclismo.
Si chiama Andrea, il cognome non ricordo, però mi dice che un anno alla "marcialonga" è arrivato secondo dopo Maurizio De Zolt. "Complimenti " mi congratulo, lui dice " I complimenti li faccio io a te". Foto di rito.
Proseguo dopo aver incassato complimenti pesanti, mi ha pure detto che la strada è bellissima, ma diverse salite. In effetti il paesaggio è vario e molto allettante, pinete, prati, fiumi, praterie e cavalli in ogni dove.
Peccato per il tempo che sembra peggiorare, a tratti le montagne innevate e i ghiacciai.
Anche oggi il vento è contrario, prima o poi verrà anche quello buono, allora penso al Cantico delle Creature " … laudato sii o mi Signore per frate vento e per nuvoloso et sereno et omne tempo.." sorrido, e metto il rapporto più agile, oggi non devo fare troppa strada, può andare bene anche il vento.
I colori nonostante le nuvole sono molteplici, rosso delle rocce, verde e gialla la prateria, verde intenso il bosco, grigi i ghiaioni, e bianca la neve sui monti.
La strada sale sempre dolcemente, ogni tanto uno strappo, ma breve, si passa attraverso una vasta pianura dove prima era un grande lago, qui il fiume fa numerosi meandri, si allarga e si ramifica creando suggestive isolette.
Ancora case dai tetti colorati e yurte.
La parte finale a quota 1800 e più è già tundra alpina, solo qualche albero e arbusto, ci avviciniamo alla Mongolia.
Oggi mi fermo a Kos Altay l'ultimo vero paese, domani farò 50 km per arrivare a Tashanta dove dovrebbe esserci il confine che passerò lunedì mattina.
Ciao, alla prossima.
Il piacere dell'incontro con Cicloturisti e fondisti,
RispondiEliminapaesaggi spettacolari vari e selvaggi.. un piacere per gli occhi.
Se sorridi anche a frate vento, il tuo zen si affina sempre più ..
Vedi anche di mangiare un po' di più di qualche biscotto che ci pari un po' deperito
Bellissimi paesaggi che proprio non ti aspetti in una regione che l’immaginario collettivo classifica come inospitale. Mai termine meno appropriato visto gli incontri e la semplice umanità che trovi. Tutti meritati i complimenti che ricevi! Ha comunque ragione la Tata: mangia un po’ di più!
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