85esima tappa
KAPCHAGAY-Saryozek 101 km, temp 18°C. cielo sereno, vento assente.
Dopo il relax di ieri, oggi tappa un po' più sofferta.
La strada che va verso Nord mi porta a pensare di aver iniziato un altro viaggio nel viaggio.
L'autostrada A3 è perfetta, asfalto ottimo, traffico limitato, paesaggio incantevole.
Ho lasciato il lago di Kapchagay che sembra il lago di Garda per le dimensioni, attorno però rocce e steppa, qualche spiaggia attrezzata, ma ancora deserta.
Dopo una ventina di km mi fermo ad una stazione di servizio per mangiare e bere qualcosa. Mentre consumo questa seconda colazione arriva un'auto a fare benzina, scende un militare in mimetica e avvicinandosi mi chiede se voglio mangiare, - no- rispondo io.
Lui però mi porta dei somsa un marsh e una bottiglia d'acqua e insistendo mi dice che per pedalare bisogna mangiare e bere, come dargli torto?
Comincia così una piacevole conversazione ed è di notevole aiuto perché mi fa scaricare un'app per navigare più valida per il Kazakistan " Yankex maps" e mi mostra la strada migliore per andare a visitare il Parco Nazionale di Altyn-Emel che vedrò domani.
È un ufficiale con il grado di Tenente-Colonnello ha 26 anni è un bel traguardo. Parla un ottimo inglese e quando dico che gli sto facendo perdere troppo tempo, mi dice che lui è musulmano e aiutare gli altri è importante come pregare. Una bella lezione!
Riprendo il viaggio, la strada sale e scende dolcemente, a lato campi coltivati e steppa, cespugli bianchi di senape trasformano i prati in giardini e distese di papaveri infiammano i campi, molte auto si fermano per fare fotografie, è un vero spettacolo con le montagne che fanno da sfondo.
Oggi ho visto un Kazakistan meraviglioso per tutto il giorno con aspetti diversi, ma sempre stupefacenti. Il pregiudizio che avevo sul Kazakistan dove non c'è nulla di interessante si è sbriciolato in un attimo.
Purtroppo ho avuto una foratura che mi ha fatto tribolare e perdere molto tempo. Il copertone posteriore è quasi andato e mi rammarico di non averlo sostituito ad Almaty dove c'era pure Decathlon.
Ne ho uno di scorta che volevo montare, ma non è possibile perché richiede una camera d'aria più piccola di quelle che ho. Spero al più presto di trovare un ciclista.
Sono così arrivato al tramonto a Saryozek dove si prende il bivio per il parco, entrambe le gostilne sono piene e trovo un posto da dormire nell'hammam della locanda, con sacco a pelo e materassino su due panche affiancate. La doccia è fredda, ma meglio che montare la tenda, inoltre posso cenare e avere WiFi.
Domani andrò al parco dove, sempre il militare mi ha detto che non c'è copertura telefonica, per cui posterò solo domenica, permettendo.
Ciao alla prossima.
Che spazi ampi e che colori! Davvero interessante questo Kazakhstan! E che grande fortuna non trovare anche qui ostacoli o impedimenti nei tuoi spostamenti! Comunque dalla foto col tenente colonnello si capisce perché chi ti incontra insiste nel farti mangiare qualcosa....
RispondiEliminaChe bei posti! Così sconosciuti da noi e così affascinanti! Mi sa che stasera il tuo giaciglio non sarà così comodo come quello dell’hotel di ieri…😉 bellissimi i papaveri e i cespugli di senape, che non avevo mai visto. E per il copertone, incrociamo le dita, ma anche tu…al prossimo Decatlon, fai la scorta! Buona escursione al parco!
RispondiEliminaWow la steppa colorata !! Come la fioritura dei prati alpini o delle lenticchie a Castelluccio. Quanti incredibili sorprese riserva la natura anche nei posti più inospitali come questi altipiani, chissà il parco..
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