Translate

sabato 27 maggio 2023

 86esima tappa

Saryozek-Kalinino 84 Km, temp 13°C.  cielo sereno, vento assente. 

Oggi ho fatto una deviazione sul percorso che mi occuperà due giorni, per andare a visitare il Parco Nazionale di Altyn-Emel. 

Dal mio rifugio notturno sono partito alle 6,45 in direzione parco. La strada è  buona, in leggera salita e il paesaggio subito da fiaba.





L'aria fresca non mi spaventa, so che presto aumenterà la temperatura e inizierà la salita vera. Per arrivare al parco, infatti devo valicare una montagna a 1700 mt. Parto però già da 900. 

I primi 40 km senza grossi problemi a tratti però lavori in corso per rifacimento asfalto, si viaggia su asfalto fresato. La velocità è bassa per i primi 40 ho impiegato 3h. 


Poi inizia il tratto di montagna e la strada che già presenta pendenze del 8-9% diventa un cantiere sterrato e brutto.  Camion trasporto terra avanti e indietro, polvere e difficoltà nel pedalare, sarà così fin quasi a destinazione 40 km almeno. 





Per un tratto riesco però a seguire una pista erbosa che si discosta dal tracciato.  Su terra si va molto meglio, il percorso sormonta dune verdissime con montagne rocciose ai lati, è così bello che mi commuovo.






Faccio sosta per l'acqua ad un piccolissimo capanno in cui vi è un bambino che mi saluta in inglese e mi dice - what's your name? - incredible! 

L'acqua fresca della fontana è un bel dono dopo aver mangiato tanta polvere, gli regalo qualche caramella e facciamo un selfie. 



Ricomincio a salire la parte più ripida e terribilmente rovinata con il rapporto più agile, schivo buche profonde e spero tanto di non bucare. 


Alle 13 sono al passo, mi fermo per indossare una maglia e l'antivento e un'auto si accosta,  il guidatore si complimenta per la mia performance e mi regala una bottiglia di the freddo. 


Ora è solo discesa, ma da affrontare con poca velocità e molta attenzione.  Il ghiaietto rende difficile pilotare e frenare ed una caduta potrebbe creare seri problemi. 

Dopo 6-7 chilometri vedo un barbecue che fuma con attorno 4 operai che lavorano al rifacimento della strada. Mi fermo e subito una grande accoglienza kazaka, si siedono con me, ordinano da bere tè freddo e da mangiare uno stufato di agnello o pecora con molta carne e poco sugo.

Ci si scambia foto e ci si racconta un po',  con grande naturalezza e simpatia.  Ora al momento di pagare mi offrono il pranzo che per loro può essere importante,  il loro stipendio mensile è 300 dollari. 






Gli ultimi km in discesa sempre più dolce mi confortano visto che domattina li farò in senso inverso. 

Arrivo infine all'ufficio del parco, dove un'impiegata gentilissima, con uso del traduttore mi dà tutte le informazioni.  Mi prenota una Guest House o Hostel per 20 euro mezza pensione. 

Purtroppo non c'è WiFi, ma la scheda kazaka funziona,  così con hotspot riesco a fare la trasmissione dati.

Ciao alla prossima.

Nessun commento:

Posta un commento

"PEDALANDO VERSO EST - Sulle orme di Marco Polo e Tumugin " - di Luigi Garioni , Ed. Pontegobbo

  Dopo tanto lavoro, finalmente è pronto e disponibile sia nelle principali librerie che on-line il libro del viaggio, e naturalmente nel si...