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domenica 21 maggio 2023

80esima tappa

Bishkek-Avrasya 130 Km. Temp. 17° C. Cielo sereno,  vento assente. 

Riprendo il viaggio verso Est. È domenica e il traffico al mattino in città è quasi assente,  esco con facilità,  sono le 7,30. Quasi senza accorgermi arrivo al confine con il Kazakistan.  Le formalità doganali sono veloci,  e il funzionario kazako è più interessato al mio viaggio che al controllo dei bagagli.  Due timbri sul passaporto, uno kirghiso e l'altro kazako e magicamente entro in questo grande stato (9 volte l'Italia). Contando bene sono 12, l'ultima volta avevo dimenticato il Tajikistan. Non che ci tenga a fare la collezione,  ma per dovere di cronaca è giusto. Oggi è anche l'ottantesima tappa e delle 240 programmate sono giusto ad ⅓ . Io sono di solito ottimista, ma con buona dose di realismo quando sono partito da Bobbio mi davo come probabilità di concludere il viaggio il 10%, ora mi quoterei al 33%, sono soddisfatto. 


Per me il Kazakistan è tutto da scoprire,  sto leggendo qualcosa,  ma so ben poco. Domani sarò ad Almaty l'antica capitale e mi fermerò qualche giorno anche per definire meglio il percorso.  Conto sull'aiuto di Zarina un contatto avuto da Federico a Baku e degli amici di Kulan,  la ragazza mongola conosciuta a Piacenza, che vivono in Kazakistan.


Torniamo al border, appena uscito cambio i Som rimasti in Tenge, moneta kazaka. Compro una Sim Beleen e ad un bancomat ritiro ancora un po' di contanti. Ora sono pronto per addentrarmi in questo nuovo Paese.


Per alcuni chilometri la strada passa su di un verde altopiano con campi coltivati ed alberi. Alcune donne stanno trapiantando verdure. Poi si passa a prato-pascoli con pecore, bovini e cavalli. 



Mi sembra di andare piano e fare fatica,  in effetti la strada è in leggera salita,  le ultime propaggini dei monti che si srotolano su una immensa pianura. Dopo circa 40 km comincia la discesa, dolce 5% che consente di andare veloci senza faticare. Arrivo così ad incrociare l'autostrada A2 che mi porterà ad Almaty.  Il traffico qui è più sostenuto, ma niente di preoccupante, l'ampia strada con corsia di emergenza mi fa sentire sicuro, asfalto ottimo e vento a favore.  


Hurrah! Tengo la media dei 30/h e i km volano via. La tappa è comunque lunga, l'unico posto segnalato è un ristorante a 130 km da Bishkek. Leggendo l'esperienza di altri viaggiatori è solo ristorante,  non fanno hotel.  Penso che piazzero' la tenda e cenero' al ristorante sfruttando così la WiFi. 

Arrivo alle 17 circa e chiedo subito se mi danno una camera,  la risposta è affermativa.  La camera è il minimo della decenza, il bagno è in comune, la doccia bisogna farla chiudendo gli occhi e non sto a specificare perché.  Ma per me va bene comunque,  userò il saccoletto non mi fido della biancheria da letto.  Inoltre al piano terra un discreto self service dove almeno prendi ciò che vedi senza la difficoltà di ordinare. 

Non è molto per oggi, ma come prima impressione il Kazakistan mi piace. 





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