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venerdì 19 maggio 2023

78esima tappa

 Sosnovka-Bishkek 75 km, temp. 13°C. cielo parzialmente nuvoloso, vento leggero da Sud-Est.



Dopo le big mountains ci voleva anche questa tappa in scioltezza.

Quando mi sono alzato però pioveva a dirotto,  dalle previsioni davano pioggia fino alle 9 poi una finestra di cielo parzialmente nuvoloso fino alle 14 e ripresa nel pomeriggio. Per cui ho chiesto la colazione per le 8,00 in modo da essere pronto per le 9,00. Per tutta la settimana entrante danno pioggia, certo non così violenta come ho letto in Romagna. 

Infatti ore 9,00 con precisione svizzera le nuvole si aprono ed esce il sole.

Il primo tratto è pure in leggera discesa e sembra fatto apposta per carburare. Poco traffico, asfalto un velluto. Dopo una decina di km mi fermo per fotografare un grande complesso industriale,  da che sono in Kirghizistan è il primo che vedo. Quando mi volto vedo di contrappunto le montagne innevate. Davanti il futuro, dietro il passato. È immediato pensare a questo Paese in bilico tra tradizione e voglia di "progresso".

Domani visiterò la capitale, ma un bilancio sintetico del Kirghizistan mi sento già di farlo.

Sono trascorsi 10gg da quando ho passato la frontiera kirghisa,  pur avendo percorso quasi 900 km ne ho visto una piccola parte.  La natura qui domina sull'uomo, montagne, fiumi, deserti si mescolano fra loro con tinte forti. Le persone incontrate trasmettono sicurezza e forza d'animo. Riescono infatti a far sembrare l'eccezionale come normale. Sempre pronti ad aiutare chi ha bisogno e di grande onestà. Ieri, non vi ho raccontato, che mentre tentavo di salire, con grande sforzo,  un'auto si accosta con guida a destra e l'autista tenta di spingermi con una mano fuori dal finestrino, lo ringrazio, ma gli dico di no altrimenti cado rovinosamente. Altra realtà sono i bambini, sempre sorridenti e pronti a salutare. Bambini che sono già grandi con responsabilità. Ad alcuni ho offerto caramelle e le hanno accettate, altri gentilmente hanno declinato. 

Un breve accenno alle donne, specialmente le ragazze con lineamenti fini e guance rosse, occhi tirati e più libere da dettami islamici. I capelli spesso sciolti, neri e lucidi.

Sarà che a me piace la montagna,  qui è selvaggia e severa, non vi sono gli ottomila con alpinisti, ma sicuramente ci sono 4,5,6,7mila  che non sono stati ancora esplorati e saliti. La quota media del Paese e 2700mt. 

Ho trovato questa leggenda;

Kirghizistan: le montagne del paradiso

KIRGHIZSTAN


di Devis Bellucci | @devisbellucci

C’è una storia che narra di un giorno d’estate, quando Dio raccolse davanti a sé i popoli del mondo per assegnare a ognuno una terra. Tutti accorsero e cominciarono ad accapigliarsi per avere la terra migliore. Tutti, meno i Kirghisi. Essendo un popolo nomade, come sempre in quella stagione se ne stavano con le bestie nei pascoli d’alta quota, così non si accorsero della chiamata di Dio. Quando arrivò l’inverno, finalmente anche i Kirghisi scesero a valle, scoprendo che ogni terra era ormai occupata da un altro popolo e non c’era più posto per loro. Pieni di sconforto, chiesero aiuto a Dio. Lui rispose: «Mentre assegnavo le terre del mondo, solo voi eravate intenti nel vostro faticoso lavoro, invece di litigare con gli altri per avere il luogo migliore dove vivere. Per questo, io vi dono la mia dimora estiva»

È un posto per chi ama la libertà. I cavalli lucidi e belli sono l'emblema. 

Purtroppo,  pur indipendente dal '91 si trova schiacciato tra Cina e Russia e dipende molto da quest'ultima. 

Mi piacerebbe tornarci in luglio o agosto per un trekking. 

Torniamo al percorso di oggi anche se non vi è molto da segnalare, alla periferia di Biskek un ciclista vuole fare una foto, gli chiedo le false maglie, ma è solo un venditore di biciclette,  però simpatico.



Domani visiterò la città,  quindi giorno a km 0, era da Samarcanda che non me lo pigliavo, penso di meritarlo. Domani però racconto Biskek,  oggi sto in un appartamento tutto per me, così cucino io, fuori piove a dirotto.







Ciao alla prossima.

3 commenti:

  1. Verso la capitale l'asfalto di velluto ti sospinge senza sforzo. Paga per la cima Coppi! Ti ci voleva!
    Per noi tutti gli Stan sono mondi da scoprire, il tuo viaggio ci rende curiosi di questi popoli così remoti, che superando periodi di dominazioni e soprusi, si affacciano ora alla contemporaneitá, con le loro bellezze naturali, risorse, tradizioni che son riusciti a conservare nonostante tutto. Pare ci sia ancora una certa coda "soviet" almeno nell'urbanistica , l'imam si affianca al pope, la pastorizia al turismo e all'industria, i carretti alle auto e agli smartphone, i monti ai giardini ben curati. Le persone son fiere e solidali. I tuoi racconti "direzione sol levante" ti aprono e ci aprono orizzonti nuovi. Buon riposo esploratore

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  2. Bella la leggenda Kirghiza! Vedo che trovi anche lì bar italiani (almeno dal nome...), le scritte in genere sono così o in cirillico?

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  3. Nella capitale ci sono scritte anche latine, per il resto del paese quasi tutto è in cirillico. Qui il sistema scolastico è quello russo, si studia in russo, molti bambini non sanno parlare più il kirghiso. Però studiano come lingua straniera l'inglese o il cinese. Quasi tutti i bambini ti salutano con hello. Per comunicare si usa molto google, inglese-russo anche negli alberghi.

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