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martedì 20 giugno 2023

 110cima tappa

Gorno-Altaysk-Sebalino 108 km, temp. 20°C. Cielo coperto,  brezza da sud. 

Oggi è prevista un po' di pioggia,  che non mancherà,  ma non troppo fastidiosa, solo dopo le 15.

Colazione super a buffet,  con tante cose buone, perfino bruschette e pancake con marmellata,  paga per la cena che era stata povera, un piatto di pasta bianca con 2 polpette di carne e una piccola porzione di insalata russa, tanto che non essendo sazio ho chiesto alla cuoca di farmi anche due uova al tegamino. 

Da Gorno in poi si entra in una bella valle con montagne coperte di boschi di betulle, pini e latifoglie, nella valle scorre il grande fiume Katun, il letto è ampio a volte più di un chilometro,  e la corrente è vivace. 

Sul fiume si vedono rafting e gommoni a motore che risalgono la corrente. Questa zona è turistica, numerosi campeggi attrezzati e wild, casette in legno per le vacanze, cavalli sellati che aspettano clienti per fare passeggiate,  quod. 

Sono sponsorizzate anche escursioni,  trekking,  pesca e tutto ciò che si può fare nella natura.  I turisti sono già arrivati,  ma non è ancora stagione di punta.



Dopo circa 40 km incrocio 4 cicloturisti russi, 3 ragazzi e una ragazza,  ci fermiamo e ci scambiamo qualche complimento e informazione. 



Poco più avanti la strada si biforca, la sinistra seguirà il fiume Katun, la destra imbocca una valle secondaria e sale verso la Mongolia.  

Io seguirò quella di destra, subito il traffico diminuisce, la valle si fa più stretta e tortuosa e le salite più accentuate. Ancora una ventina di km e faccio sosta per mangiare qualche biscotto e tarallo.


Inizia qualche goccia di pioggia,  ma non abbastanza da coprirsi, incrocio ancora due cicloturisti russi, questa volta uomini, mi dicono che hanno fatto un giro di qualche giorno,  ma ora stanno rientrando a Novosibirsk. 

Ancora qualche km e comincia a piovere deciso e si alza anche il vento a tratti contrario. 

Ormai mancano meno di 10 km a Sebalino, ma accanto alla strada vedo un piccolo villaggio di Yurte con bungalow vicini. 



Provo a chiedere al gestore sicuramente mongolo dai lineamenti e subito mi mostra una casetta in legno con letto, divano,  tavolo e piccolo bagno con doccia ( che non funziona,  ma lo saprò in seguito).  

Ok mi sistemo,  poi vado per pagare e mi da in mano una canna da pesca facendomi capire di pescare nel laghetto la cena.  

Subito una bella trota è pronta per essere cucinata al forno e mi viene servita con miele e chai verde.








Bene anche questa sera ho un tetto sulla testa e fuori piove, la pancia è piena e forse va anche la WiFi,  vediamo. 

Ciao alla prossima.

2 commenti:

  1. Rosso di sera bel tempo si spera.. l'ultima foto con il tramonto sembra promettere bene x domani.. speriamo!
    Finalmente non sei il solo cicloturista..!
    Meraviglioso poter pescare direttamente la trota per cena e gustarla con un buon contorno.... bello il contesto wild che hai trovato... è proprio la tua dimensione.. .e un po' anche la ns di famiglia..mi ritornano i ricordi delle vacanze in Croazia .. Austria ..Finlandia..e altro! Buon viaggio ciclonomade..alla prossima

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