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mercoledì 19 aprile 2023

48esima tappa

 Baku-Baku 0 Km. Temp 14°C. Cielo sereno, vento da nord 


Oggi visita alla città di Baku, non prima però di aver modificato la bicicletta per portare acqua nel deserto.  Sembra facile, ma mi ha impegnato quasi una mattina intera.

Ieri, sempre con Federico,  anima buona, siamo stati fuori città in un grande bazar specializzato per la ferramenta. Non pensate a Leroy Merlin  è un vero bazar, baracche di assi una vicina all'altra che espongono alla rinfusa i loro prodotti. Prima un giro illustrativo per stimolare le idee, poi ho pensato di applicare dei morsetti stringi tubo alla forcella come ancoraggio e su questi applicare, con fascette di plastica, due piccoli panieri costruiti con rete plastica, dentro cui mettere un contenitore di acqua da 5l per parte. 

Oggi metto in pratica la manualità agricola ed ecco il risultato. 



Non è una bellezza, ma dovrebbe funzionare allo scopo. Poi avrò due borracce e un camel bag con altri 4 litri. E quindi un'autonomia sufficiente. 

Oggi visito a piedi la città di Baku che significa città del vento. La sua posizione è su di una penisola a forma di becco di rapace che si protende sul Mar Caspio. I venti prevalenti sono da Nord se arrivano dalle montagne e da Sud se arrivano dal mare. Va anche detto che il Caspio non è un mare, ma un grande lago salato e si trova in una depressione di -80 slm. La città è grande dato il numero di abitanti,  ma meno di quanto ci si aspetterebbe. Le costruzioni moderne, palazzi e grattacieli ospitano molte persone, inoltre è circondata da sobborghi satelliti che stanno per essere abbelliti e resi residenziali. In generale è una città in rapida trasformazione. 







Ovunque cantieri aperti. Come avevo già accennato ieri, le grandi vie del centro presentano facciate in stile francese con pietra arenaria gialla che dà un tono signorile nell'insieme. 



Esiste anche una parte antica inclusa in mura che paiono restaurate e rifatte in parte. All'interno la città murata perde la geometria ortogonale e le viuzze e calli si intersecano in modi bizzarri.





Il 30 di questo mese si corre per le vie cittadine il gran premio di F1 e quindi è già in preparazione l'allestimento delle tribune e delle reti di contenimento.  

Nei parchi cittadini tantissimi giovani che giocano a pallavolo. 





Vi posto un bel po' di fotografie così vi fate un'idea. A me è piaciuta molto anche perché il mare da sempre un fascino particolare. 







Ciao, a domani se riesco, perché alle 16,30 ho il traghetto che mi porterà a Kuryk in Kazakistan (22 h),  non so se avrò WiFi a bordo. Poi da Kuryk inizierà il deserto ed è molto probabile che per giorni non riesca a comunicare.  In ogni caso terrò il diario delle tappe da inviare non appena sarà possibile. 


Alla prossima. 



7 commenti:

  1. Bella Baku e i tuoi racconti. Ingegnosa la soluzione porta acqua ( non è che ti sbilancerà)? Come puoi immaginare il sentire che il tuo approccio al deserto mette un po’ di apprensione… quindi, mi raccomando, sttiva il gps

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  2. Buona fortuna non farci stare in pensiero. Un abbraccio!

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  3. good luck and take care of yourself!

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  4. Fra le vestigia del passato, il nuovo avanza anche in oriente fra grattacieli e formula uno. Mi auguro che la tua gario-soluzione portataniche funzioni, magari ti bilancia il peso posteriore. Buona navigazione sul mare/lago. Viaggio fa rima con coraggio. Se sei pronto per il deserto ne hai un bel po'! Sta al'occ!

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  5. Grazie raga, dietro di me un percorso ormai noto, davanti è tutto da scoprire.

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  6. grande Gigi! come si dice : la necessità aguzza l'ingegno. La soluzione per il trasporto dell'acqua deve essere funzionale e pratica. Buona strada!

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  7. Leggo che da Aktau a Shepte è raro incontrare qualcuno, ma se sei fortunato trovi, ad una fermata di autobus, donne che vendono latte di cammello...in caso ti mancassero liquidi!!! Qui l'avventura si fa dura davvero...che Dio te la mandi buona!

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